Rondinella, emergenza infortuni. Ma il peggio è ormai passato: "Vogliamo vincere con la Fortis"
Dopo una serie di partite difficili, la Rondinella si prepara a sfidare la Fortis Juventus con ottimismo e determinazione, puntando a tornare alla vittoria grazie al recupero di giocatori chiave. Il presidente Bosi esprime fiducia nella squadra e nel tecnico Francini, sottolineando l'importanza di ottenere un buon risultato per affrontare le prossime sfide con spirito positivo.
Archiviata la sconfitta subita in casa della capolista Siena, gara affrontata dalla Rondinella con coraggio e personalità nonostante le varie assenze, la Rondine si è messa alle spalle sei partite impegnative che hanno fruttato alla squadra solo 4 punti. Superata questa onda negativa dovuta agli infortuni, la Rondine guarda con ottimismo al prosieguo del campionato con il tecnico Francini che sta preparando al solito in maniera scrupolosa la prossima gara con la Fortis Juventus. E’ una partita importante che dovrà consentire alla squadra biancorossa di tornare sulla strada dei tre punti per proseguire poi il percorso con più ottimismo.
"Il peggio è ormai passato – puntualizza il presidente della Rondinella, Lorenzo Bosi –. Con il recupero di alcuni infortuni eccellenti, Ricchi e Mazzolli in particolare, possiamo guardare con più tranquillità alle prossime 7 gare, 4 in casa e 3 fuori. Contro la Fortis è una prima sfida che ha un peso specifico maggiore: fare risultato significherebbe affrontare le gare con Lastrigiana e Firenze Ovest con spirito diverso, togliendoci di dosso l’assillo della classifica". Quindi, le armi adatte per affrontare la Fortis? "Alla Rondinella servirà personalità e lucidità per giocare la partita perfetta, contro una Fortis che verrà al "Bozzi" per difendere la sua posizione di classifica. La società è vicina alla squadra: in questi giorni parlerò ai ragazzi per ribadire che dovrà essere l’ora della svolta: La società ci crede fortemente, ha fiducia nella squadra e nel tecnico in Francini al quale spetta il compito di preparare bene i piani di battaglia".
Giovanni Puleri
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