Savini, tra inizio al top e possibili premi: "Imolese, nessuno schiera così tanti giovani"
Calcio serie D Il ds soddisfatto per la partenza dei rossoblù. "Vogliamo accompagnare i nostri ragazzi verso il professionismo"
L’Imolese tiene il passo delle grandi e continua a mostrarsi solida lontano dalle mura amiche del Galli. Hanno raccontato questo le prime cinque giornate di campionato, fatte di tre vittorie (due delle quali in trasferta a Bologna, zona Corticella e sul campo del Cittadella Vis), un pareggio stretto, domenica a Fiorenzuola, e una sola sconfitta contro la corazzata Tau, unica squadra ancora a punteggio pieno del girone.
Un ottimo momento per i rossoblù, come sottolinea il ds Ulisse Savini, intervenuto alla trasmissione ‘Zona D’.
"Ce lo siamo propiziati con tanto lavoro e tantissima dedizione – commenta soddisfatto -. Anziché 10, i punti in classifica potevano anche essere di più, considerati anche quelli importanti lasciati lì contro la capolista dopo aver recuperato da un doppio svantaggio, ma non dobbiamo avere alcun tipo di rimpianto. Questo è anche il bello della serie D".
Ad oggi, le scelte fatte in estate si stanno rivelando vincenti, anche sulla guida tecnica, confermata dopo una stagione tra alti e bassi, anche se la professionalità e la serietà di D’Amore non sono mai state in discussione.
"Abbiamo potenziato l’arrivo dei giovani, un doppio per ruolo. In questo modo sfruttiamo ogni opportunità che ci presenta il Dipartimento Interregionale di serie D, dove, per impiego dei giovani, siamo al momento al primo posto".
Il premio in palio, per chi chiuderà in vetta a questa speciale graduatoria, si aggira intorno ai 50mila euro: un obiettivo che la società vuole raggiungere.
"Purché non si retroceda – scherza Savini –, abbiamo potenziato il settore giovanile anche per arrivare anche a questo tipo di traguardi".
Poi, il direttore è tornato a parlare del campionato e di tutte le difficoltà che i rossoblù si potranno trovare davanti al loro interno.
"E’ un torneo che sta dimostrando tutta la propria complessità. Fare calcio a questi livelli ti può rendere fragile, attaccabile, e se i rapporti tra gruppo squadra e società non sono di livello importante, finiscono con l’indebolirti. Se possiamo vincere il girone? Assolutamente no, proveremo però a far esordire tanti ragazzi che potranno spiccare il volo verso il professionismo, aiutando l’Imolese a raccogliere il maggior numero di soddisfazioni. Con tutta franchezza, non era facile prima e non sarà facile adesso".
Piedi per terra e lavorare, così vuole Savini e così vuole D’Amore, a maggior ragione in vista del derby di domenica al Galli contro il Ravenna, che sarà seguito da oltre 300 supporter giallorossi. Dall’infermeria, i rossoblù sperano di recuperare Fabretti, infortunatosi nel riscaldamento della sfida con il Cittadella Vis, e Agbugui, dopo il trauma cranico subito domenica a Fiorenzuola, rimediato nello scontro con un avversario e nella successiva caduta nei pressi della panchina.
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