Serie D Cittadella, Lei e Marchesini: "Abbiamo ancora i brividi"
La Cittadella debutta in D con due vittorie in una domenica storica al Braglia. Presidente e vice emozionati per il successo e ringraziano collaboratori e autorità. Obiettivo: crescere e puntare alla salvezza.
C’erano due partite in una domenica per lo storico debutto in D della Cittadella. E il club biancazzurro le ha vinte entrambe. La prima, quella che è valsa i 3 punti col 2-1 sul Piacenza. La seconda nell’allestimento di una macchina organizzativa che ha portato quasi mille spettatori al ’Braglia’. Una giornata che per due delle ’vecchia guardia’ come il presidente Marco Lei e il vice presidente Michele Marchesini sarà difficile da dimenticare. "Sono alla Cittadella da quando avevo 7 anni – sorride Lei – e c’ero quella volta che in Terza categoria, col campo di casa ad Albareto, perdemmo a tavolino perché il custode si scordò di venire ad aprire… Beh, pensare che domenica abbiamo vinto in D al ’Braglia’ col Piacenza mi fa venire i brividi. Ammetto che sono stati dieci giorni intensi e voglio dire grazie alle tre componenti che ci hanno permesso di organizzare questa gara: tutti i collaboratori della ’Citta’ che con passione ci hanno aiutato ad allestire lo stadio, dal trasloco degli striscioni fino all’ultimo dettaglio, sotto una pioggia battente; poi il Modena calcio che ha sopportato vari disagi per ospitarci e l’amministrazione comunale, che ci è stata sempre vicina, dal sindaco all’assessore; infine le forze dell’ordine che ci hanno ’trattato’ come una squadra di Serie A. Ovvio che la ’ciliegina’ è stata quella del campo: ho visto la squadra giocare con una compattezza e determinazione impeccabili, cuore e tecnica insieme che ci fanno ben sperare. È stata la prima e ultima gara al ’Braglia’? Non lo so. Questura e prefettura decideranno di volta in volta in base all’avversario, il nostro campo è San Damaso e il settore ospiti lì è omologato per contenere fino a 200 tifosi". Una giornata speciale anche per Michele Marchesini, che come da tradizione non ha guardato il rigore del 2-1 di Guidone.
"Ho debuttato nel 2009 in Seconda categoria sul campo del San Prospero – ricorda – e da allora non ho mai visto un rigore per noi… Domenica è stata una giornata fantastica. Nonostante un precampionato con più ombre che luci ero fiducioso, conosco bene l’area tecnica e i giocatori, sapevo che non avrebbero sbagliato la gara. Cambiano gli obiettivi? Non scherziamo, il primo che alza la cresta mi sa che con Salmi fa una brutta fine. Sappiamo bene chi siamo, la squadra è di spessore ma deve crescere. Sarebbe bello fare ogni tanto i rompiscatole come col Piacenza sulla strada della salvezza".
Davide Setti
Continua a leggere tutte le notizie di sport su