Serie D. Evangelista scuote la ’sua’ Pistoiese
Il centrocampista Duilio Evangelista torna in campo con la Pistoiese dopo un periodo di infortunio. Ringrazia lo staff medico e si impegna a dare il massimo per la squadra. Parla anche del suo passato al Barletta e della passione dei tifosi pistoiesi. L'obiettivo è migliorare in difesa e in attacco.
Fiducia e lavoro: secondo Duilio Evangelista sono queste le parole chiave che in casa Pistoiese non devono essere dimenticate. Il centrocampista campano ha fatto il suo secondo "esordio" in maglia arancione la scorsa domenica, dopo un periodo lontano dai campi a causa di problemi fisici: "Non sono stati mesi facili – ammette Evangelista – e tornare in campo è stata una sensazione bellissima. Per questo voglio ringraziare lo staff medico che ha accelerato i tempi del mio recupero, non avrei mai pensato di disputare più di 70 minuti senza accusare la fatica. Hanno fatto un lavoro importante e professionale e, proprio come il gruppo squadra, stanno dando il massimo per la causa arancione". Lo scorso anno il classe ’95 aveva raccolto appena cinque presenze in maglia arancione tra campionato e Coppa, prima del trasferimento estivo al Barletta. In Puglia però le cose non sono andate come da programma: "A Barletta ero arrivato con entusiasmo e mi sentivo bene – racconta Evangelista – poi un problema di salute mi ha messo ko per alcuni mesi. Al momento del rientro abbiamo deciso di separarci di comune accordo e la Pistoiese ha manifestato interesse per riportarmi qua. E come si può dire di no ad una piazza così? Io che l’ho vissuta l’anno scorso so quale sia la passione e la voglia di calcio che ha la città, per me era impossibile rifiutare la chiamata arancione. L’inizio non è stato facile, ma nello spogliatoio percepisco tanta voglia di rivalsa e di risollevarsi al più presto. Mezzolara dovrà essere un nuovo inizio". Anche con la Sammaurese la Pistoiese non ha demeritato, ma è stata poco attenta ai dettagli sia in difesa che in attacco: "Prima di tutto – confessa il centrocampista – non dobbiamo prendere gol, poi per segnare il modo si può sempre trovare. Spesso in queste gare abbiamo creato diverse occasioni, non solo con gli attaccanti, ma ci è mancata la giusta cattiveria. Spero di poter dare una mano anche sul piano realizzativo".
Michele Flori
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