Serie D. Recanatese in ansia per la punta Melchiorri

La Recanatese affronta una serie di sconfitte e problemi, tra cui infortuni e decisioni arbitrali discutibili. Nonostante le difficoltà, il team cerca di restare unito e concentrato per superare la tempesta attuale.

17 settembre 2024
Recanatese in ansia per la punta Melchiorri

Federico Melchiorri

Un inizio del genere nemmeno i più accaniti pessimisti potevano prevederlo. Non tanto e non solo per le due sconfitte quanto per tutto il corollario di "negatività" che si sono succedute a un ritmo che fa pensare a qualche macumba, proveniente da chissà dove. Cercando di salvare il buono che c’è stato vanno rimarcate le prestazioni che sono state tutt’altro che disprezzabili. Anche a San Benedetto, in fondo, si è disputato un match dignitosissimo, in un ambiente "particolare" e contro un avversario di alto rango. A ben vedere la partita, per buoni tratti, l’ha fatta la Recanatese che si è costruita, con pazienza, le occasioni ed invece è uscita dal Riviera con un pugno di mosche e tanti rimpianti, non ultimo il rigore generosamente concesso da Spezzano che, sotto la curva Nord, non doveva sfiorare Paolini…nemmeno con il pensiero. In più con il magone relativo alle condizioni di Melchiorri, uscito in barella al 12’ del primo tempo con qualche compagno con le mani nei capelli. Al suo posto Gomez, con Canonici improvvisata punta accanto a D’Angelo. Oggi l’attaccante giallorosso effettuerà la risonanza con i risultati diagnostici che si conosceranno tra qualche giorno, ma sulle sue condizioni si fa oggettivamente fatica ad essere ottimisti. Se i timori al ginocchio dovessero trovare conferma sarà anche problematico pensare ad un futuro sui terreni di gioco in tempi ragionevoli, intanto occorre attendere e incrociare le dita. Immaginare una stagione senza la 37enne punta sarebbe una iattura alla quale nessuno, al momento, vuole pensare.

Fatte tutte queste considerazioni ed avendo come prospettiva la trasferta a L’Aquila, non certo tranquillizzante, non resta che "fare gruppo", compattarsi, se possibile, ancora di più, darci dentro durante la settimana, aspettando che passi questa burrasca che assomiglia ad una tempesta. D’altronde piangersi addosso non serve a nulla se non a peggiorare la situazione e vale la pena rammentare che, nella sua storia recente, di periodi bui la Recanatese ne ha vissuti molteplici. In mezzo a tutto questo bailamme non abbiamo parlato delle direzioni arbitrali che meriterebbero un capitolo a parte e che ci limitiamo a definire, usando un eufemismo, poco felici. Preoccupa il fatto che stanno diventando delle costanti e magari, rispettando le sacre norme del fair play, sarà ora che venga fatto presente a chi di dovere.

Andrea Verdolini

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