Tifosi sempre più violenti. I daspo ormai non bastano. Aumentano arresti e feriti pure negli stadi lombardi

Le partite del Brescia al quarto posto nella classifica che riguarda i contusi tra le forze dell’ordine: sono ben 8 (stesso numero della Sampdoria) . Lesioni per steward di Inter e Cremonese. Tensioni anche in Champions (Milan).

di GIULIO MOLA -
27 febbraio 2024
I daspo ormai non bastano. Aumentano arresti e feriti pure negli stadi lombardi

I daspo ormai non bastano. Aumentano arresti e feriti pure negli stadi lombardi

Centoventicinque arresti, ben 113 “incontri con feriti“ e un allarmante incremento dei contusi (147) tra le forze dell’ordine. Il rapporto annuale dell’Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive (con riferimento alla stagione 2022-2023) preoccupa e non poco il Viminale, se è vero che neppure i 3748 daspo emessi sembrano scoraggiare i violenti, sempre più numerosi e sempre più aggressivi.

Supporter spesso appartenenti a gruppi organizzati (sempre meno i cosiddetti “cani sciolti“ che agiscono con azioni isolate), colpiscono con “spedizioni“ di guerriglia ed agguati a viso coperto. Feriti, denunce, manette e provvedimenti coercitivi in aumento, non solo rispetto all’annata precedente, ma anche sull’ultima prima delle limitazioni per il Covid (2018-2019).

L’Osservatorio ha preso in considerazione complessivamente 2.662 partite (381 di Serie A). Tutti in pericolosa e preoccupante crescita i dati: 233.999 le forze dell’ordine impiegate (175.296 nella stagione 2021-22). Coloro che hanno riportato lesioni tra i civili sono stati 113 (66 nella precedente stagione), 147 invece tra le forze dell’ordine (72 nel 2021-22). I denunciati sono stati 2.011 (contro 1.480) e gli arrestati 125 (contro 59) mentre 3.748 persone sono state poi sottoposte a Daspo, più del doppio rispetto alle 1.741 del 2021-2022.

Complessivamente i feriti sono stati 260 (anche 12 tra gli steward) contro i 146 della precedente stagione ed i 209 della stagione pre-Covid 2018-19. Il numero più altro di tifosi feriti si è registrato tra i sostenitori del Napoli (23), seguiti da quelli del Genoa (22), della Nocerina (13) e della Sampdoria (11). Per quanto riguarda i feriti tra le forze dell’ordine, in testa ci sono le partite del Genoa (18), che precede la Nocerina (12) e Sampdoria e Brescia (entrambe con 8). Ma contusi ci sono stati anche in occasioni di altre partite di squadre lombarde: un ferito fra gli steward e uno fra i civili con l’Inter, uno steward per la Cremonese, un contuso fra le forze dell’oordine per match dell’Atalanta e un ferito fra i civili per quel che riguarda il Monza. Non solo, anche in sfide di competizioni internazionali non manca la tensione: due feriti fra le forze dell’ordine, uno fra gli steward e due fra i civili nelle partite di Champions del Milan.

A tutto ciò vanno aggiunti atti di discriminazione razziale, territoriale e antisemita: sono stati 126 in tutto, spesso con l’esibizione di striscioni o l’intonazione di cori oltraggiosi. Eclatante, in particolare, il caso del tifoso fotografato in occasione del derby Lazio-Roma del 19 marzo 2023 con una maglietta con la scritta ‘Hitlerson 88’.

C’è quindi, si legge nel rapporto, "un progressivo innalzamento dei livelli di criticità rispetto agli ultimi campionati, compresi quelli antecedenti all’emergenza pandemica". Le difficoltà, per gli operatori di polizia, aumentano anche per la sempre più marcata tendenza, specie per i tifosi organizzati a prediligere per le trasferte l’utilizzo di mezzi privati o a noleggio (auto e minivan) piuttosto che i tradizionali pullman, cosa che rende più ardui i controlli sia lungo gli itinerari che nelle fasi di afflusso nei centri urbani. Durante la stagione 2022/2023 sono stati complessivamente 3.100 gli operatori della Stradale impiegati per il controllo dei gruppi di tifosi, con l’obiettivo di garantire da un lato la sicurezza delle stesse tifoserie e degli altri utenti della strada, dall’altro il libero e ordinato svolgersi delle attività economiche esistenti lungo la rete autostradale italiana. Nello stesso periodo, in ambito ferroviario, si è registrato un movimento di quasi 44mila tifosi - in aumento del 185% rispetto al campionato 2021/2022 - di cui 4.663 provenienti dall’estero in occasione di competizioni calcistiche internazionali. Un volume elevato di supporter, gestito grazie all’impiego di 3.698 operatori della Polfer e ad efficaci campagne di comunicazione, tra le quali quella denominata “No ticket, no parti” che ha consentito di disincentivare l’uso del treno da parte delle frange più intemperanti della tifoseria, con una progressiva riduzione degli episodi di danneggiamento. Emerge poi sempre di più la ricerca dello scontro nei luoghi dove i tifosi si incrociano lungo gli itinerari delle trasferte.

La recrudescenza delle violenze non ha interessato soltanto i campionati professionistici ma anche i tornei dilettantistici. Gli scontri tra le frange ultras più accanite avvengono ormai, rispetto al passato, in netta prevalenza al di fuori degli impianti sportivi e, in particolare, in luoghi adiacenti ricompresi nel contesto urbano (69%); all’interno degli stadi si è registrato il 32% degli episodi. La rivalità tra le opposte tifoserie si conferma il principale motivo di criticità (54% del totale). Si sono registrati 155 episodi di scontro tra le tifoserie rivali rispetto ai 113 della scorsa stagione, mentre il numero delle aggressioni contro le forze dell’ordine è aumentato da 9 a 22.

Infine una curiosità: secondo il censimento dell’Osservatorio i gruppi ultras sono 431. Il fenomeno della politicizzazione continua ad interessare una componente minoritaria, sebbene si stia consolidando la tendenza a costituire gruppi ideologicamente orientati anche in altri sport, come il basket e l’hockey, e nelle categorie dilettantistiche del calcio.

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