Una vittoria in tre mosse. E’ un Pontedera "letale"

Nei primi 35 minuti i granata hanno fatto la partita, poi le prime due reti. E nel finale la spettacolare rovesciata di Ignacchiti chiude il match.

17 gennaio 2024
Una vittoria in tre mosse. E’ un Pontedera "letale"

Una vittoria in tre mosse. E’ un Pontedera "letale"

Più forte dell’avversario nei momenti decisivi. Sta principalmente qui la ragione del 4-0 che sabato il Pontedera ha inflitto alla Fermana, scandito dai timbri di Ianesi (35°), Guidi (68°), Ignacchiti (72°) e Provenzano (90°) in una sfida che può essere analizzata secondo tre fasi.

1°-35° minuto Fino al colpo da biliardo di Ianesi i granata hanno fatto la partita obbligando di conseguenza i marchigiani ad agire di rimessa. Nonostante questo gli ospiti sono riusciti a creare un paio di situazioni di pericolo (Tilli al 20° e l’ex Semprini al 23°) sfruttando altrettanti errori del Pontedera in fase di disimpegno. Tatticamente Canzi ha messo i sui col consueto 3-4-2-1 offensivo che in fase difensiva mutava in una sorta di 3-3-4 vista la decisione di aggredire comunque gli avversari. Protti invece si è piazzato con un 4-3-3 offensivo e un 4-4-2 difensivo ed entrambi gli allenatori non hanno mai variato atteggiamento nonostante le varie sostituzioni. I granata si aspettavano un 4-5-1 con Fontana davanti alla difesa, e la mancata attuazione di ciò ha permesso al Pontedera di trovare fin da subito linee di passaggio importanti.

36°-68°minuto E’ la fase che ha visto i due punti di rottura di equilibrio del match, coincisi con le prime due reti. In mezzo, dal 53° al 60°, il Pontedera non è stato in grado di uscire dalla propria area di rigore rischiando qualche calcio d’angolo di troppo. E’ stata comunque una sofferenza passeggera (la Fermana è stata più pericolosa nei primi 45’) derivata non da situazioni di gioco quanto dall’impeto degli ospiti, i quali non sono stati tuttavia in grado di arrivare al pareggio, un po’ per le parata di Ciocci (anche se gli avversari hanno calciato da posizione defilata), ma soprattutto per un po’ di sfortuna sui rimpalli. Esaurita la foga, il Pontedera ha ripreso la partita in mano e col 2-0 di Guidi l’ha praticamente chiusa.

69°-93° minuto La spettacolare rovesciata di Ignacchiti ha messo la pietra su un incontro che ha regalato la prima gioia anche a Provenzano, e forse il 4-0 finale punisce eccessivamente la Fermana, che pur agendo sostanzialmente di rimessa ha disputato una buona gara. Il Pontedera però ha vinto con merito perché rispetto alle altre volte è riuscito a capitalizzare meglio quanto creato (incrementando così la sua percentuale realizzativa), perché nonostante le importanti partenze (Angori, Catanese, Nicastro) anche sul piano emotivo, ha saputo ritrovarsi nelle proprie certezze e perché nei momenti decisivi è stato più forte degli avversari, aspetto che nel calcio vale tanto.

Stefano Lemmi

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