Verso la sfida col Carpi. Alluci, leader inatteso di un Ravenna d’assalto: "Gara vinta nei duelli»
Il 25enne mediano ha ispirato l’azione del gol. "Gioco poco, ma do il massimo"
Dopo 3 turni casalinghi con un solo punto conquistato, il Ravenna è tornato a far festa al Benelli ed è tornato anche in vetta da solo. E ora può preparare la sfida di domenica a Carpi, seconda a una sola lunghezza, che potrebbe essere decisiva per le sorti del campionato. Fra i protagonisti del match vittorioso con L’Aglianese – unico neo, diverse occasioni sprecate per chiudere la gara – c’è stato Matteo Alluci, al 13° gettone da titolare: "È stata una partita tosta. Ha iniziato a piovere poco prima del fischio d’inizio e abbiamo giocato su un campo molto pesante. Abbiamo cercato di tenere il risultato nella prima frazione di gioco, cercando di fare quello che ci ha chiesto il mister, ovvero di creare il più possibile". Gli ordini di scuderia erano stati chiari fin dal prepartita: "Mister Gadda ce l’aveva chiesto esplicitamente, cioè di andar forte fin dall’inizio sulle seconde palle, recuperandone il maggior numero possibile e cercando di ripartire in contropiede per cercare di mettere in difficoltà l’Aglianese".
Tant’è vero che, proprio da una sua palla recuperata, è partita l’azione in grado di portare all’assist di Diallo e al gol di Tirelli. Il venticinquenne mediano genovese ha anche spiegato il motivo tattico per cui il Ravenna ha meritato di vincere la sfida: "L’abbiamo vinta sui duelli. Sui duelli in mezzo al campo, e sui duelli davanti. Tutte le palle ‘sporche’ siamo riusciti a ‘pulirle’, nonostante il campo non fosse in buone condizioni. Siamo stati cinici davanti. Abbiamo avuto l’occasione del gol e l’abbiamo sfruttata al meglio. Sfruttare al massimo le opportunità che ti capitano, in partite come quella contro l’Aglianese, ti aiuta a portare a casa i 3 punti". Nel finale di gara, il Ravenna ha mostrato un po’ di ‘ansia’, preferendo conclusioni avventate o disimpegni senza logica, piuttosto che gestire la palla: "Può succedere – ha spiegato Alluci – soprattutto quando mancano pochi minuti alla fine e le squadre si allungano. Noi abbiamo cercato di ripartire per segnare il 2° gol e mettere il risultato al sicuro, memori di quanto accaduto la settimana precedente contro il San Marino. Abbiamo provato a chiuderla ed effettivamente siamo diventati un po’ frenetici nella gestione della palla. Alla fine però, l’importante è averla portata a casa".
Alluci ha poi fatto un primo bilancio della propria stagione con la maglia del Ravenna dopo 6 campionati di serie D fra Lavagnese e Campodarsego: "Anche se mancano ancora alcune partite, finora non ho giocato tanto. Detto questo, mi sono sempre allenato bene, ho cercato di dare alla squadra e ai miei compagni quello che potevo in ogni occasione. Ci siamo prefissati degli obiettivi importanti. Non conta il minutaggio, ovvero se gioco 10’, un tempo o un’ora; l’importante è dare il massimo per la causa comune".
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