Bardiani, Giro da ricordare. Pellizzari ha fatto sognare

Il talento del team di Reverberi sul Monte Pana è stato battuto solo da Pogacar. Bravo pure Maestri che nella 12ª tappa è andato in fuga con Alaphilippe per 120 km.

di STEFANO CHIOSSI -
28 maggio 2024
Bardiani, Giro da ricordare. Pellizzari ha fatto sognare

Bardiani, Giro da ricordare. Pellizzari ha fatto sognare

Una Bardiani sugli scudi grazie al nuovo talentino del ciclismo italiano Giulio Pellizzari. Senza dimenticare l’inossidabile Mirco Maestri, straordinario protagonista della fuga più incredibile nelle tre settimane della ‘Corsa Rosa’. È stato un Giro d’Italia da ricordare per i colori reggiani, dopo la conclusione domenica tra le strade di Roma dell’edizione 107 che ha visto trionfare il fenomeno sloveno Tadej Pogacar. Partendo dalla squadra di Bruno e Roberto Reverberi (alla 43esima partecipazione al Giro!), la VF Group Bardiani-CSF Faizanè ha chiuso con un bilancio più che soddisfacente. Filippo Fiorelli, 30enne palermitano, ha vinto l’Intergiro, una speciale classifica di traguardi volanti che portava abbuoni in secondi e soprattutto un premio in denaro. Ma il protagonista assoluto è stato Giulio Pellizzari, il più giovane ciclista al via con i suoi 21 anni da compiere a novembre. Dopo la decima tappa aveva dichiarato di pensare al ritiro a causa di una fastidiosa forma influenzale; 6 giorni più tardi invece è arrivato secondo al Monte Pana battuto solo da Pogacar, che a fine giornata ha regalato occhiali e maglia rosa in un fantastico siparietto al giovane di San Severino Marche. Scena che si è ripetuta anche nell’ultima frazione di montagna con Pellizzari a scollinare in testa nella prima ascesa al Monte Grappa, per poi ricevere l’endorsement dal campione sloveno sulla seconda salita in un gesto da ciclismo di altri tempi. Per il 20enne la ciliegina sulla torta è stata proprio la passerella di Roma, dove seppur secondo nella speciale classifica, ha indossa la maglia azzurra di miglior scalatore visto che un Pogacar pigliatutto aveva già la ‘Rosa’. La famiglia Reverberi sembra insomma aver pescato l’ennesimo talento, salutando al contempo Domenico Pozzovivo, al suo 19esimo e ultimo Giro d’Italia (record all-time condiviso con Wladimiro Panizza). La classifica a squadre finale recita un ottimo settimo posto su 22 formazioni al via, dietro solo alle grandi corazzate. "Ci è mancata solo la vittoria – il commento a caldo di Roberto Reverberi – ma sono orgoglioso di quello che abbiamo fatto".

Per Mirco Maestri la giornata da incorniciare è stata la 12esima tappa, dove il ciclista di Luzzara ha dato vita a una fuga di 120 chilometri in compagnia del due volte campione del mondo Julian Alaphilippe. Un ‘numero’ da ricordare anche senza vittoria finale andata proprio al francese. Non a caso il suo compagno di fuga lo ha pubblicamente ringraziato a fine giornata, regalandogli poi il giorno dopo una maglietta firmata. Una collaborazione proseguita anche nei giorni successivi dove il corridore della Polti Kometa – squadra guidata da Ivan Basso e Alberto Contador che in carriera vantano complessivamente 9 ‘grandi giri’ vinti – ha riprovato più volte la fuga insieme ad Alaphilippe, senza però trovare il colpo vincente.

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