Mondiali di ciclismo, l’Italia di Ganna parte in sordina. Ma agguanta la semifinale

A Glasgow il quartetto azzurro in pista avanti con il terzo tempo: sfiderà la Nuova Zelanda per un posto nell’atto decisivo. Primato italiano per il trio della velocità

di ANGELO COSTA
3 agosto 2023
Filippo Ganna

Filippo Ganna

Glasgow, 3 agosto 2023 – Nell’inedito Mondiale formato Olimpiade, con tutte le discipline concentrate in una decina di giorni, l’Italia della pista comincia in sordina: il quartetto olimpico dell’inseguimento passa il primo turno e venerdì si giocherà il posto in finale con la Nuova Zelanda, ma senza brillare. Gli olimpionici Francesco Lamon, Simone Consonni, Jonathan Milan e Filippo Ganna si qualificano con il terzo tempo (3’50’’408), a oltre tre secondi e mezzo dalla Danimarca che firma la prestazione migliore (3’46’’816).

Per Ganna e soci un risultato figlio di più componenti: alla cronica mancanza di un impianto in Italia sul quale allenarsi, gli azzurri aggiungono il fatto di arrivare a questa prova dopo un’attività su strada intensa (Consonni e Ganna) o nulla (Milan fermo dal Giro, lo stesso Lamon poco impegnato). C’è insomma la possibilità di migliorare fin dalle prossime prove, a cominciare da quella coi neozelandesi, che chiudono la qualifica con un tempo migliore rispetto agli azzurri (3’49’’113). L’altra finalista uscirà dalla sfida fra Danimarca e Australia, quest’ultima quarta a 80 millesimi da un’Italia ancora una volta aggrappata al finale di Ganna per ottenere un tempo degno del suo prestigio.

Se l’Italia non brilla subito, c’è perfino chi fa peggio: sulla pista che porta il nome della leggenda Chris Hoy, i campioni in carica della Gran Bretagna regalano la prima sorpresa, con una clamorosa eliminazione. In linea con i primi tre posti pur non correndo in modo compatto, il trenino britannico deraglia sul rettilineo finale, sfaldandosi per la caduta di Tanfield. Un pericolo in meno per l’Italia in una gara che ha più di un significato in vista dei Giochi di Parigi: intanto perché assegna i punti decisivi per blindare la qualificazione olimpica, poi perché consente di utilizzare tutti i ritrovati tecnici che le varie federazioni hanno dichiarato per la rassegna a cinque cerchi, dalle attrezzature all’abbigliamento.

In particolare, l’Italia ha presentato i nuovi telai simili a quello utilizzato da Ganna per il record dell’ora, nuove ruote con tubolari inediti e cinque diversi body da gara, oltre a visiere innovative per i caschi. Nelle altre gare, sorride a metà la giovane Italia della velocità: il tempo realizzato (43’’749) consente a Matteo Bianchi, Mattia Perdono e Daniele Napolitano di stabilire il nuovo primato della Team sprint, ma non di qualificarsi, in quanto fuori dagli otto utili per continuare il torneo. Inseguimento già finito per Martina Alzini, quindicesima nella prova di qualificazione alla quale Vittoria Guazzini non si è presentata.

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