Mountain bike. Due reggiani in evidenza nell’Appenninica Celeghini è dodicesimo nella Gran Master

Ottimo risultato per Federico: su 47 atleti solo 32 sono arrivati. Vinicius Malaguti è 11° nell’Elite:. era la sua prima corsa a tappe. .

8 settembre 2024
Due reggiani in evidenza nell’Appenninica  Celeghini è dodicesimo  nella Gran Master

Ottimo risultato per Federico: su 47 atleti solo 32 sono arrivati. Vinicius Malaguti è 11° nell’Elite:. era la sua prima corsa a tappe. .

La Pietra di Bismantova, al termine di una splendida giornata di sole, ha fatto da cornice alla sesta e ultima frazione dell’Appenninica Stage Race, un anello di 56 km con partenza ed arrivo a Castelnovo Monti dopo 1.600 metri di dislivello nel comprensorio del Ventasso.

E a far festa, tra i numerosi bikers di livello che al mattino sono partiti dal Centro Coni affrontando in primis la salita verso l’Oratorio Don Bosco, sono anche due atleti reggiani: nella categoria Gran Master (51-60 anni) ha chiuso al dodicesimo posto della classifica finale Federico Celeghini, a 4 ore e 25’ dal vincitore Francesco Gaffuri, con miglior piazzamento il quinto nella penultima tappa, la Fiumalbo-Castelnovo, denominata "Queen Stage" per i suoi 86 km e 2.800 metri di dislivello.

Non un risultato da poco, su un percorso decisamente selettivo che ha portato da lunedì a ieri gli atleti da Bologna alla nostra provincia, attraversando tutto il crinale emiliano-romagnolo: basti pensare che di 47 iscritti alla Gran Master, soamente 32 hanno completato la manifestazione.

Celeghini, già protagonista in passato ad Appenninica, ha al suo attivo diverse partecipazioni anche alla Cape Epic, la corsa a tappe sudafricana che rappresenta una delle gare più significative del panorama mondiale, ed ha potuto godere del tifo degli amici arrivati appositamente da Reggio per sostenerlo. Nell’Elite, invece, era presente un altro reggiano, stavolta d’adozione, Vinicius Hernandes Malaguti: anche per lui un posto nelle immediate vicinanze della Top Ten, l’undicesimo, a 4 ore e 17’ dalla prima piazza.

Originario del Brasile, Malaguti è arrivato a Reggio nel 2016 per un master universitario per poi riprendere un paio di anni dopo ad andare in bicicletta: Appenninica è stata la sua prima corsa a tappe, dopo averla vissuta due volte da volontario, mentre quest’anno aveva preso parte a diverse gare di un giorno, tra cui la Dolomiti Hero.

La generale. A salire sul gradino più alto del podio, come da copione, i due dominatori della settimana: a livello femminile l’elvetica Nina Brenn non ha lasciato nulla alle avversarie, come dimostra l’ora di vantaggio sulla portoghese Ada Xinxò Morera, seconda classificata; a completare l podio l’olandese Lola Bakker, che ha preceduto Celina Carpinteiro.

Tra gli uomini il primato è di un altro "orange", Hans Becking, che ha preceduto di 12’ il romagnolo Luca Cacchi (che si è aggiudicato l’ultima tappa) e di quasi 21’ Peat Weinberg, bissando così il successo del 2023.

Va in archivio dunque una manifestazione sempre riuscita, che ha richiamato tanto pubblico sui percorsi, coinvolgendo ben 125 atleti (23 italiani) in rappresentanza di 24 paesi, con delegazioni internazionali provenienti anche da USA, Canada, Brasile, Sudafrica, Australia e Perù.

d.r.

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