A3 maschile, domani alle 20 via al confronto alla meglio delle tre gare. La carica del general manager. La Geetit allo spareggio-salvezza con Mirandola. Cappelletti: "Ora non c’è spazio per i rimpianti»
La Geetit si gioca la salvezza in playout contro Mirandola dopo una stagione segnata dagli infortuni. Serve vincere due su tre per restare in serie A3.
Sarebbe bastato un punticino in più per evitare una pericolosa coda in fondo a una stagione maledetta dagli infortuni, che ha trasformato l’annata della Geetit: nelle intenzioni del club sarebbe dovuta essere quella del rilancio e delle ambizioni, sul campo, nei fatti, è diventata quella della paura. L’elenco dei rimpianti è lungo, ma non è ancora il momento di fermare a pensarci o dei bilanci: lunedì sarà l’ora della verità. Alle 20, al PalaSavena, arriva Mirandola: e sarà playout salvezza, o spareggio per conservare la categoria. Sarà l’ultimo appello, seppur giocato con serie al meglio delle tre gare: la Geetit dovrà vincerne due su tre per conservare la serie A3 maschile di pallavolo. Si comincia domani pomeriggio, gara due a Mirandola domenica 7 aprile alle 18, con eventuale bella nuovamente a San Lazzaro domenica 14 alle 18.
Ironia della sorte, la Geetit giocherà lo spareggio salvezza con Mirandola: ovvero la formazione dalla quale fu sconfitta nel match di andata, facendo saltare il tappo: emergenza infortuni ed esonero di coach Marzola, approdato poi a Motta di Livenza per condurre i veneti di rincorsa al quinto posto e ai playoff. L’emergenza ha pesato pure nell’ultima partita, in cui la Geetit, priva di Sacripanti (schiacciatore) e Aprile (centrale) ha perso 3-1 a Mantova non raggranellando il punto che serviva per chiudere l’annata travagliata. "La partita di Mantova è stata lo specchio della nostra stagione", racconta il general manager Andrea Cappelletti. "Inutile pensare ai rimpianti ora, dobbiamo curare molto i particolari, e soprattutto guardare all’obiettivo che è quello di riuscire a fare la nostra solita prestazione e non cadere nelle trappole dell’ansia perché è la cosa peggiore".
In partite da dentro o fuori, la testa dovrà fare la differenza. Di buono c’è la Geetit si presenterà al completo all’appuntamento, finalmente e di nuovo senza infortuni o defezioni. Da evitare c’è l’ultimo rimpianto: l’eventuale retrocessione in serie B. C’è una serie A da tenersi stretta, per certi versi da riconquistare sul campo con i playout, per poi poter pianificare la prossima stagione, con il club che ha già manifestato l’intenzione di confermare in panchina coach Francesco Guarnieri, che ha ereditato una situazione scomoda rimettendo la barra dritta e riportando Bologna in zona salvezza fino all’ultima giornata, quando è mancato il punticino che avrebbe messo il punto esclamativo sull’annata. Che il match sia alla portata, lo dice il recente passato: Bologna ha chiuso l’annata con 4 punti in più dei modenesi, battendoli a domicilio 3-0 nel girone di ritorno. Servirà il bis. Anzi il tris, perché servono due vittorie alla Geetit per blindare la serie A.
Marcello Giordano
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