Volley, In Serie C la quasi totalità della rosa apuana è composta da atleti provenienti dalle sue giovanili. La Pallavolo Massa riparte dal coach Cei. Tra le new entry Nannini, Pitto e Calcagnini

Una rosa importante per una stagione importante. La Pallavolo Massa Carrara ha già completato il roster per il prossimo campionato maschile di Serie C che verrà affrontato con rinnovato entusiasmo e maggiore ambizione. Al timone è stato confermato il coach Luca Cei e con lui tutta la rosa della passata stagione, eccezion fatta per un paio di elementi, alla quale si sono aggiunti degli acquisti mirati e di categoria superiore. E’ stato riportato a casa il massese doc Filippo Nannini che proprio giovanissimo aveva iniziato la sua carriera nella Pallavolo Massa. L’esperto centrale, che ha giocato anche in Serie A2, è reduce da un’ultima annata trascorsa in Serie B a Camaiore. Altro centrale navigato è il pisano Francesco Pitto che arriva a Massa dal Migliarino con cui ha fatto i playoff nell’ultima stagione. Completa la lista delle new entry il giovane Filippo Calcagnini, schiacciatore che ha militato in serie B col Valdimagra negli ultimi tre campionati.

Un aspetto che merita di essere sottolineato è che la quasi totalità della rosa della Pallavolo Massa Carrara è composta da atleti provenienti dalle sue giovanili (ben 10 su 13) e che questo stretto legame tra prima squadra e vivaio continuerà ad essere una delle prerogative della gestione intrapresa dalla nuova società. Altro dato importante è che il gruppo ha un’età media molto bassa, di soli 23 anni. Il primo successo per il sodalizio apuano è stato mantenere l’intelaiatura della passata stagione nonostante diversi ragazzi abbiano ricevuto offerte da squadre di serie B. Scegliendo di restare questi giovani hanno dimostrato di sposare appieno il progetto e di possedere un grande senso di appartenenza. Il secondo step è stato alzare l’asticella con acquisti provenienti dalla categoria superiore, arrivati con convinzione ed entusiasmo. Gli unici due addii, di Tussari e Rustighi, sono dovuti a motivi di studio.

Gianluca Bondielli