Il futuro della Consar: "Va evitato il 7° posto"

Volley serie A2 Coach Bonitta fissa gli obiettivi: "Così facendo nei quarti scanseremmo Cuneo e Grottazzolina". Ravenna ora è quarta in classifica.

25 gennaio 2024
Il futuro della Consar: "Va evitato il 7° posto"

Il futuro della Consar: "Va evitato il 7° posto"

"Ora puntiamo ad evitare il 7° posto". Marco Bonitta ha aggiornato l’obiettivo. Dopo la vittoria casalinga per 3-0 contro Santa Croce sull’Arno, il tecnico giallorosso ha circoscritto meglio il quadro del futuro. Con 34 punti, la Consar è al 4° posto, in condominio con Prata (ma davanti per numero di vittorie), a -2 dal 3° posto di Siena; a -3 dal 2° posto di Cuneo; e a -7 dalla capolista Grottazzolina, che comincia a dare qualche segnale di cedimento, essendo reduce dal ko 3-1 di Porto Viro. Al termine della stagione regolare mancano 9 turni.

Ravenna giocherà in casa 4 volte, fra cui gli scontri diretti con Siena e Grottazzolina, mentre, lontano dal Pala de André, ne giocherà 5, ma, a parte l’insidiosa trasferta di domenica prossima a Brescia sul campo della più immediata inseguitrice, fra le big dovrà vedersela solo con Prata di Pordenone. "Evitando il 7° posto, nei quarti di finale scanseremmo verosimilmente Cuneo e Grottazzolina. I piemontesi sono al 2° posto, ma io ho la sensazione che possano arrivare primi". D’altronde, la vincente della regular season entrerà in gioco solo in semifinale, traguardo cui ambisce la stessa Consar. Intanto, coach Bonitta si gode il successo contro i Lupi di Santa Croce sull’Arno dell’ex Coscione: "Sapevamo che la battaglia si sarebbe fatta sul ‘cambio palla’, perché loro sono forti in questo aspetto del gioco. E infatti abbiamo vinto 3-0, ma con parziali molto alti. Abbiamo fatto qualcosa di meglio e quindi è uscito un risultato giusto e meritato, ma forse severo per Santa Croce nelle dimensioni. D’altro canto è anche vero che, i due set vinti al fotofinish, li abbiamo portati a casa, conducendo sempre dal 20 in poi". Nelle ultime giornate, la Consar ha mostrato grande tenacia, recuperando 2 set da 21-24 a Cantù, e vincendo 2 set 25-23 contro Santa Croce. Per il tecnico giallorosso è un salto di qualità: "Finché non trovi quell’attimo in cui, la consapevolezza diventa superiore al timore, non raggiungi il risultato". Del resto, le alternative dalla panchina si sono sempre fatte trovare pronte. In particolare, il virtuoso cambio fra il canadese Falardeau e l’argentino Benavidez: "Non c’è una gerarchia definita. Ci sono caratteristiche di ciascuno che mi fanno preferire l’uno invece dell’altro. Falardeau era andato un po’ in difficoltà anche sotto l’aspetto della lucidità, e così l’ho cambiato. In generale, tutti i giocatori sanno di avere le proprie chance e, nel momento in cui sono in campo, le devono sfruttare. Tuttavia, sanno anche che c’è sempre un giocatore pronto ad entrare. Se devo spendere una parola per i singoli, la spendo per Mancini, che ho visto davvero su livelli altissimi. Bovolenta? Ha giocato molto bene. Il suo è un ruolo chiave, come si è visto contro Cuneo".

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