Juantorena, la rabbia del senatore: "È la sconfitta che brucia di più"

Il campione dopo l’ennesima batosta a Padova: "Il nostro livello oggi è questo e non possiamo girarci intorno"

di ALESSANDRO TREBBI -
27 gennaio 2024
Juantorena, la rabbia del senatore: "È la sconfitta che brucia di più"

Juantorena, la rabbia del senatore: "È la sconfitta che brucia di più"

I senatori prendono la parola nel momento difficile, il più duro degli ultimi quindici anni di volley sotto la Ghirlandina. Domenica scorsa Bruno dopo la disfatta con Perugia, giovedì sera Osmany Juantorena, mvp senza discussioni lato Modena nella durissima sconfitta di Padova. "Sicuramente è la sconfitta che per ora ci brucia di più" le parole dell’italo-cubano, all’esordio di un’analisi spietata ma anche sconsolata, per un periodo davvero difficile da decifrare, per chi sta fuori ma forse ancora di più per chi lo vive da dentro.

Juantorena, che succede?

"Con tutto il rispetto per Padova eravamo scesi in campo alla Kioene Arena per fare punti, in realtà per farli tutti e tre. Non ci siamo riusciti, ci dispiace, ma il nostro livello oggi è questo, non possiamo girarci molto intorno".

C’è una ricetta in questo momento?

"Dobbiamo stare lì e sbloccarci un po’ con la testa, lasciare stare le cose esterne e pensare solo a noi. Però è evidente che siamo in difficoltà: un giorno facciamo un passo avanti e il giorno dopo ne facciamo due indietro. Padova ad esempio ci ha messo in difficoltà sin dall’inizio".

Torniamo alla partita, avete fatto molta confusione dopo il primo parziale?

"Peccato per il primo set perché abbiamo perso l’occasione per andarlo a chiudere. Da lì in poi avete visto anche voi quello che è successo, purtroppo c’è poco da dire se non complimenti a loro".

Modena è spaesata?

"Sì, perché noi non vogliamo fare quegli errori. Siamo consapevoli che in allenamento molte delle cose che sbagliamo ci riescono, ma in partita la musica è diversa, non c’è una seconda occasione per rifarle".

Anche per lei alcune cose sono inattese?

"È un anno difficilissimo, non me lo aspettavo nemmeno io in tutta sincerità. Ma sono qua come tutti e per primo, dobbiamo restare uniti".

Per raggiungere i play off?

"Certo, dobbiamo entrarci. Sarà durissima, però noi lotteremo fino alla fine per farcela".

I dieci giorni di stop prima della prossima partita: vi favoriranno o saranno un peso in più?

"Può essere un bene o può essere un male, adesso abbiamo perso contro Padova e la situazione è questa, anche se giocassimo dopodomani. Avremo dieci giorni, dobbiamo staccare con la testa e tornare in palestra per lavorare".

Quello che state già facendo, no?

"Sì infatti. Fossimo una squadra consapevole di non impegnarsi al massimo sarebbe diverso, ma non è così, lavoriamo tanto. Quindi dobbiamo solo abbassare la testa e continuare". Un pensiero ai tifosi? "Dobbiamo chiedere scusa anche a loro e abbassare la testa anche davanti a loro. Ci hanno seguito fino a Padova, ci hanno creduto e in primis ci dispiace per loro".

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