La Consar vuole la finale

"Meno errori in battuta. E il loro pubblico è un fattore" .

16 aprile 2024
La Consar vuole la finale

La Consar vuole la finale

"Si può fare? Certo che si può fare". Alessandro Bovolenta non è il tipo che si fa impressionare dagli ostacoli. L’opposto giallorosso lo ha dimostrato l’altra sera, trascinando la Consar al terzo 3-0 casalingo consecutivo dei playoff, e annientando Grottazzolina, che aveva vinto la regular season senza mai conoscere l’onta della sconfitta col massimo scarto. Nella seconda gara di fila da ‘dentro o fuori’, il sestetto di coach Bonitta ha risposto con una prestazione gagliarda, in grado di entusiasmare i duemila del Pala de André, soprattutto nel frangente cruciale del 2° set, contraddistinto da quei 6 set ball annullati. La Consar ha fatto festa, ma da ieri mattina ha ovviamente già iniziato a pensare alla decisiva gara3 di domani, alle 20.30, a Grottazzolina. Chi vince, va in finale: "Sappiamo quello che ci aspetta nella loro tana – ha commentato Bovo jr – così come loro sapevano quello che li avrebbe attesi a Ravenna in gara2. Dovremo arrivare carichi, con una marcia in più rispetto allo loro, perché saranno sicuramente ‘arrabbiati’, come lo siamo stati noi dopo il ko di gara1. Dunque... testa nello scatolone e pedalare".

Il ventenne ‘bomber’ ravennate ha ben chiaro anche il ‘progetto’ tattico: "Dovremo ‘svoltare’ un po’ di più in battuta, perché ne abbiamo sbagliate tante. Essere ancor più incisivi al servizio sarà importantissimo. Così come indurli a qualche errore in battuta, perché nel loro palasport sono davvero temibili in quel fondamentale. Dovremo essere più preparati in ricezione e più forti nella fase di ‘break point’ e a muro. Proprio a muro siamo andati bene in gara2, ma abbiamo faticato in gara1 da loro". L’altra sera al Pala de André, c’è stato del superlavoro per gli schiacciatori, ovvero Bovolenta, Orioli e Raptis: "Il ‘sovraccarico’ sulle bande rispetto ai centrali è stata una tattica, anche se i loro centrali sono andati molto il ‘lettura’ e poco in opzione. Abbiamo usato i centrali ‘quanto basta’, ma con molto profitto".

Anche il clima che domani sera attenderà i giallorossi, è... prevedibile: "Il palasport di Grottazzolina – ha proseguito Bovolenta – è una bombonera. Su un lato c’è il muro; dall’altra parte invece c’è un anfiteatro, che diventa una autentica bolgia. Senti il rumore del tifo solo da un lato. Il fattore campo è importante, come lo è stato per noi in gara3 dei quarti contro Prata al PalaCosta, e come lo è stato il Pala de André domenica in gara2 di semifinale contro Grottazzolina. Loro, in casa, spingono forte. L’impianto è sempre ‘sold out’. È una marcia in più per loro, ma non è una marcia in meno per noi. Un fattore campo di questo genere, diventa anche una pressione per chi deve rispettare il pronostico. Noi giocheremo senza paura". Grottazzolina resta comunque la favorita: "Per il campionato che hanno fatto, sempre in vetta in solitaria, sempre a tirare la carretta, quello della promozione diventa un obiettivo, ma anche noi abbiamo ambizioni. Vediamo chi interpreterà meglio gara3, consapevoli che non ci basterà la prestazione di domenica in gara2 per guadagnare la finale playoff. Ad esempio, il 2° set è stato equilibrato e avremmo dovuto chiuderlo prima. Loro sono partiti a bomba, mentre noi abbiamo pagato qualcosa in difesa, oltre ai troppi errori in battuta".

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