L’appello di Santini per la sua Conad: "Servono forze fresche in dirigenza"

Il patron: "Sulla salvezza mai avuto dubbi. Fanuli? Decideremo dopo la Coppa. Speriamo nel nuovo sindaco"

di DAMIANO REVERBERI -
5 aprile 2024
L’appello di Santini per la sua Conad: "Servono forze fresche in dirigenza"

L’appello di Santini per la sua Conad: "Servono forze fresche in dirigenza"

La Conad ha conquistato a fine marzo la seconda salvezza consecutiva al fotofinish in Serie A2, al termine di un percorso non senza difficoltà che, tuttavia, si è chiuso col sorriso. Del presente e del futuro della società giallorossa abbiamo parlato col patron Azzio Santini.

Santini, come lo scorso anno, la salvezza è arrivata sul filo di lana.

"Non ho mai avuto dubbi, ci abbiamo sempre creduto, altrimenti avremmo preso provvedimenti diversi. Avevamo costruito la squadra con un opposto, il tedesco Marks, che era stato il migliore in un torneo competitivo come la A3 ma che, purtroppo, è stato fermo ai box per buona parte della stagione a causa di problemi fisici: avevamo fatto una scommessa vicendevole con lui, finché è stato a regime abbiamo giocato ad alto livello, facendo penare le ’big’ come Grottazzolina".

Il roster lungo, come in passato, vi ha permesso di sopperire agli infortuni.

"Da altre parti in panchina vanno i ragazzini, noi abbiamo investito su Preti in corso d’opera e l’investimento è stato ripagato. Col senno del poi dovevamo avere anche un altro palleggiatore di categoria, ma il coach ha voluto dare fiducia al 100% a Sperotto e purtroppo in quel ruolo abbiamo faticato".

A fine campionato avete detto che siete la società più longeva della Serie A2: cosa c’è nel futuro della Conad?

"Gli anni passano per tutti, il nostro staff dirigenziale avrebbe bisogno di essere integrato da forze nuove ma non si pescano nel Crostolo (ride – ndr). La riforma dello sport ci costringe inoltre a costi aggiuntivi e non possiamo negare che la concorrenza di altri sport a Reggio sia notevole: in 12 anni che sono qui abbiamo sempre mantenuto la Serie A e, se penso ad altre realtà che fanno il passo più lungo della gamba e sono sparite, non è stato affatto facile".

Si riparte da Fanuli?

"E’ ancora molto presto per dirlo, abbiamo ancora la Coppa da giocare e onorare, anche se non cambierà le sorti della stagione, poi ci siederemo e programmeremo il tutto".

Non deve essere stato facile, dopo aver vinto 2 anni fa campionato e Coppa Italia, ritrovare stimoli dopo la mancata promozione in Superlega.

"Non lo è. Credo che le ultime due salvezze derivino anche da questo. Cosa abbiamo da offrire ad un giocatore che punta, giustamente, a vincere? Guardo impianti di A3 alti 10 metri e sorrido amaro, oppure mi metto nei panni di una Cuneo cui abbiamo strappato il pass per la Superlega battendola in finale e che avrebbe avuto le possibilità di farla, ma non ha potuto e noi non ci siamo iscritti. Potevamo andare fuori provincia, ma siamo reggiani e tali vogliamo restare".

È tempo di elezioni: cosa chiede alla politica reggiana?

"Vedremo cosa diranno i sindaci futuri, con quello attuale, basandoci sui fatti, non siamo riusciti a fare una Superlega che avevamo conquistato sul campo".

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