Meijs a lezione da De Cecco: "Essere qui è un privilegio"

Modena Volley L’alzatore olandese di 22 anni, forte a muro e in attacco "Sarà una stagione difficile, di esplorazione e scoperte. Sono in un club speciale".

di ALESSANDRO TREBBI -
22 agosto 2024
Meijs a lezione da De Cecco: "Essere qui è un privilegio"

Modena Volley L’alzatore olandese di 22 anni, forte a muro e in attacco "Sarà una stagione difficile, di esplorazione e scoperte. Sono in un club speciale".

Classe 2002, due metri e zero due, da due anni nel giro della nazionale olandese. Sembra essere il 2 il numero costante di Silvester Meijs (in foto mentre palleggia), alzatore che sarà anche il secondo di De Cecco in una Modena Volley rinnovata, che vuole avere un doppio cambio di livello e per questo si è garantita le prestazioni di questo palleggiatore alto, forte a muro come in attacco. "È stato Piazza a farmi virare definitivamente sul ruolo che ricopro adesso" racconta Meijs dopo la prima settimana di allenamenti in gialloblù dopo un inizio di carriera passato con le casacche del Papendal, dell’Apeldoorn e del Limax, nei Paesi Bassi.

Ci racconta un po’ chi è?

"Ho 22 anni, penso di essere un ragazzo giovane, pieno di energie, che ama lo sport in generale. Mi piace lavorare duro assieme alla squadra".

Dicono che le piace molto attaccare. Come mai?

"Nel mio passato c’è anche un ruolo da schiacciatore, sì. Roberto Piazza mi ha portato in nazionale due anni fa e questo è stato il ‘turning point’ della mia carriera, sono diventato definitivamente un alzatore a tempo pieno. Con le mie caratteristiche fisiche so che posso anche attaccare se ce n’è l’occasione. Ovviamente anche battuta e muro possono essere armi in più da mettere a disposizione della squadra da parte mia".

Luciano De Cecco può essere un esempio e uno stimolo?

"Sicuramente cercherò di prendere da lui il più che posso come ho sempre fatto guardando appunto De Cecco, Giannelli o Christenson. De Cecco ha un tocco meraviglioso e come caratteristica peculiare ha un’alzata in bagher unica. È un privilegio giocare insieme a lui".

Da questa sua prima stagione in Italia cosa si aspetta?

"Una stagione difficile, specialmente perché arrivo dalla lega olandese, dove il livello è certamente più basso. Devo lavorare molto per tenere la barra a dritta sulle alte prestazioni di questi ragazzi. Alla fine spero che sia una buona stagione, un anno di esplorazione e di scoperte per me".

C’è qualcosa che l’ha colpita in questi primi giorni a Modena?

"Una cosa che mi piace moltissimo qui è avere ad ogni allenamento addirittura sette od otto persone dello staff intorno. È qualcosa che ti aiuta e tranquillizza e ti fa capire che c’è qualcosa di speciale qui".

Infine i suoi compagni le hanno parlato di Modena, da Van Garderen ad Abdel Aziz?

"Mi hanno detto che era un posto fantastico, con una grande storia alle spalle, uno dei club storici in Italia. Mi hanno suggerito di godermela, di sfruttare il mio tempo qui e di provare a rimanere il più a lungo possibile".

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