Orefice è il nuovo re di Francia: "Vincere a Parigi è fantastico"

Volley Il trentanovenne coach: "Adesso l’esperienza alla guida della Slovenia in Golden League"

di ALESSANDRO GALLO -
19 maggio 2024
Orefice è il nuovo re di Francia: "Vincere a Parigi è fantastico"

Orefice è il nuovo re di Francia: "Vincere a Parigi è fantastico"

Nell’anno nero del volley bolognese – retrocessione sul campo della Vtb (dalla A2 alla B1), Pallavolo Bologna (dalla A3 alla B1) e Fatro Ozzano (dalla B1 alla C) che fanno un passo indietro – c’è comunque un ragazzo che può festeggiare. E guardare al futuro con grande ottimismo. Stiamo parlando di Alessandro Orefice, 40 anni da compiere il 31 agosto, che ha appena vinto lo scudetto di Francia alla guida del Levallois Paris Saint-Cloud.

Orefice, prima di tutto complimenti. Ma lo scudetto di Francia non è l’unica nota positiva. Giusto?

"Dopo l’esperienza con la nazionale Estone, sempre a livello femminile, mi hanno chiamato alla guida della Slovenia. Due anni di contratto, ma, soprattutto, un progetto interessante, a lungo termine. Con la possibilità di crescere".

Partiamo dallo scudetto in Francia.

"Un anno pazzesco. Non eravamo la squadra più forte, non avevamo il budget migliore. Eppure è arrivato il titolo".

E non è stato facile.

"Di fatto era una società diversa rispetto a quella con la quale avevo cominciato. Altri dirigenti, altri impianti. Abbiamo ricominciato tutto da zero o quasi. Momenti duri coincisi con gli infortuni. Poi la vittoria in gara-due a Nantes. Fantastico".

Miglior risultato per il club di Parigi anche in Europa.

"Proprio così, siamo arrivati terzi in Coppa Cev. Abbiamo superato le turche della Turkish Airlines. E in semifinale abbiamo trovato Chieri. Che poi ha vinto".

L’accordo con Parigi?

"Vale per altri due anni. Ho possibilità di uscire, ci sono state proposte. Ma farò la Champions, proprio come il Bologna calcio. Tiro dritto".

Ora la Slovenia.

"Ora la Golden League, poi in estate le qualificazioni per gli Europei. E vedremo se il ranking ci consentirà di fare i mondiali".

Golden League, prima di tutto.

"Appunto, costruzione per gradi. Quest’anno vogliamo fare esperienza e bella figura. L’anno prossimo vorremmo vincerla".

Slovenia, terra di talenti. Avete qualcosa di simile al Doncic che fa la differenza nella Nba?

"Diciamo che si sono un paio di ragazze molto interessanti. Il materiale umano c’è. La progettualità pure. Vediamo. Gli obiettivi sono quelli di crescere per gradi".

Un’occhiata a Bologna.

"Ecco".

Le dolenti note.

"Non riesco a capire. Il Bologna calcio è in Champions, la Virtus in Eurolega, la Fortitudo guarda in alto. Calcio e basket vanno avanti. Il mio volley, invece, non solo si derma, ma torna indietro".

Cosa manca?

"Forse una mentalità più professionale. Ma lo dico da fuori, senza conoscere esattamente quello che è accaduto. Però mi rimane un po’ di amarezza perché secondo me Bologna è un bacino tale che ha tutto, ma davvero tutto, per crescere".

E invece questo 2024…

"Una brutta annata. Continuo a pensare che si possa crescere. Anche perché in questo momento giro l’Europa. Ma un giorno mi piacerebbe tornare a Bologna per una pallavolo di alto livello".

Continua a leggere tutte le notizie di sport su