Valsa, blackout e riscatto a Taranto. Brilla il duo Sapozhkov-Davyskiba

I gialli ancora una volta si spengono dopo un buon primo set, ma la reazione vale il successo al tie-break

di FABRZIO MONARI -
3 dicembre 2023
Valsa, blackout e riscatto a Taranto. Brilla il duo Sapozhkov-Davyskiba

Valsa, blackout e riscatto a Taranto. Brilla il duo Sapozhkov-Davyskiba

Come Matthew McConaughey in ’Interstellar’, questa Valsa Group ha una capacità quasi irreale di attraversare i buchi neri uscendone indenne: uno slancio al tempo stesso eroico e autolesionistico, un percorso motivazionale al contrario. Si era già visto all’esordio con Milano, poi a Verona, con Padova, a Cisterna: cinque vittorie, cinque piccoli drammi in cui Bruno e compagni si sono calati per lo più con le proprie mani prima di uscirne bene. Al PalaMazzola, di questo paradosso, si è toccato l’apice: Modena avanti di forza nel primo set, poi in blackout totale nel secondo e nel terzo, infine dominatrice nel quarto e buona parte del quinto – prima che l’ignota forza gravitazionale attorno alla Valsa rimettesse tutto in discussione, ancora una volta. Avanti 4-8 al cambio campo e poi 5-10, i gialloblù sono stati riacciuffati da tre muri sonanti sui loro attaccanti più in palla: Sapozhkov e Davyskiba, che poi sull’11 pari hanno reagito confezionando la vittoria con la collaborazione di Sanguinetti. I motivi di questa altalena? Misteriosi, in parte tecnici e in parte atletici, per lo più psicologici – almeno a sensazione. La novità principale di giornata è stata la prima partenza dalla panchina di Osmany Juantorena a favore di Davyskiba e Rinaldi, confermati i centrali Sanguinetti e Brehme come pure la diagonale Bruno Sapozhkov, Gollini libero. Dall’altra parte della rete il neo allenatore Ljubo Travica ha confermato il sestetto capace di trascinare la Lube al tie break: Trinidad de Haro e Russell, Lanza e Gutierrez, Gargiulo e Jendryk III, Rizzo il libero. Difficile dare una lettura lineare di una partita piena di sbalzi, come detto, in cui l’unica fase parzialmente equilibrata è stato il convulso finale del tie break: basti dire che a Modena il servizio ha cagionato soprattutto dolori per la prima ora e mezza, sbloccandosi improvvisamente per mano di Davyskiba nel mesto finale del terzo set; a funzionare è stato soprattutto l’attacco, del russo e del bielorusso, mentre Rinaldi viaggiava a percentuali risibili e i centrali annaspavano. Di là da rete c’era soprattutto garra: Trinidad e Gutierrez le anime calde di una formazione disordinata – ad eccezione di Lanza – seppur volitiva a muro. Il punto di svolta? Senza dubbio il pesante muro inflitto da Capitan Bruno a Gutierrez per il 9-12 nel quarto set, dal quale il funambolico cubano ci ha messo dieci letali minuti a riprendersi. Lo ha fatto nel turno di battuta da brividi che ha riportato il tie break in pareggio. Perché questi sbalzi? Con la quinta vittoria stagionale salgono sul pullman anche gli interrogativi tuttora senza risposta – incluso il tardivo inserimento di un Juantorena, alla fine, prezioso nel quinto set.

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