Volley B1 donne Le parole del libero: "L’affermazione a Sassuolo non era facile, ci ha reso orgogliose». Clai, prima e felice. Mastrilli: "Siamo un gruppo unito»

La Clai Imola ha conquistato il primo posto nel girone con grande fatica e costanza. Il libero Alessia Mastrilli e le compagne sono soddisfatte del loro rendimento e dell'affiatamento del gruppo. Complimenti allo staff, agli allenatori e alla società per le condizioni di lavoro.

21 dicembre 2023

La Clai arriva alla sosta natalizia nel migliore dei modi, con il primo posto del girone. Un piazzamento che le ragazze di Nello Caliendo hanno conquistato con grande fatica, ma soprattutto con una bella continuità di rendimento. Dopo l’affermazione interna con il Giusto Spirito Rubiera, è arrivato il colpo esterno a Sassuolo.

"L’ultima partita – commenta il libero Alessia Mastrilli – non era facile perché potevamo avere un calo di concentrazione dopo la vittoria della scorsa settimana contro Rubiera. Siamo state bravissime a partire determinate e concentrate imponendo il nostro gioco. E’ un’affermazione che ci rende orgogliose e ci ripaga per il duro lavoro che ci vede in palestra dal 21 agosto. Questo rende il gruppo consapevole e fiducioso delle proprie capacità, ma soprattutto ci rende sempre più consapevoli e fiduciose delle nostre capacità. Rimaniamo con i piedi per terra e continueremo a lavorare anche durante la pausa con la testa già al 13 gennaio quando giocheremo con Piacenza".

Mastrilli con le compagne ha regalato soddisfazioni a coach Nello Caliendo.

"Sono soddisfatta del rendimento della squadra. Si può sempre fare meglio, ne siamo consapevoli. Credo che tutti dovrebbero avere un gruppo così. Ognuna ovviamente con i propri pregi e difetti ma comunque tutte unite. Non è scontato riuscire a ricreare una squadra affiatata ed equilibrata come questa della Clai, per cui faccio i complimenti a tutte le mie compagne per la serietà, l’impegno e il rispetto che mettono a disposizione. Merito anche dello staff, degli allenatori e della società che cercano di farci lavorare nelle migliori condizioni e ci fanno crescere sia tecnicamente sia come giocatrici in toto".

a. m.

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