Incidente di Bagnaia, tuta e protezioni: ecco cosa ha salvato Pecco

Il pilota della Ducati deve ringraziare soprattutto gli standard di sicurezza per i piloti della MotoGp

di RICCARDO GALLI
4 settembre 2023
Binder passa sopra le gambe di Bagnaia

Binder passa sopra le gambe di Bagnaia

Roma, 4 settembre 2023 - Non non è solo fortuna. Ok, ci vuole assolutamente anche quella, ma nell’incidente di Barcellona, lo schianto, la moto che gli passa sopra le gambe, il terrore di rivedere fotogrammi di un passato tragico, ad aiutare Bagnaia, sono stati soprattutto gli standard di sicurezza che accompagnano un pilota nei Gp.

Rivediamo l’episodio che ha avuto come protagonista Pecco e, in modo involontario Binder, ‘saltato’ a tutta velocità con la sua Ktm sulla gamba del pilota Ducati. A difendere Bagnaia (che indossa una tuta prodotta dall’Alpinestars) sono state tre delle eccellenze raccolte nella tuta indossata per affrontare la pista.

Le protezioni semirigide

L’abbigliamento di un pilota è letteralmente disseminato di ‘placche’ a copertura delle zone del corpo maggiormente a rischio. Ginocchia, gomiti, spalle, ma anche _ e qui si arriva a Bagnaia _ imbottiture speciali negli stivaletti. In alcuni casi il materiale usato dalle case costruttrici è il titanio, in altri mescole di plastica speciali, capaci di attutire e resistere a pressioni massime.

La pelle antiabrasiva

La tuta viene realizzata con pelle di canguro (ci sono state da parte della Lav, la protezione animali, polemiche importanti per arrivare a convincere il mondo del motociclismo a utilizzare mescole chimiche anziché la pelle del canguro). Questo tipo di pelle ha una resistenza all’attrito enorme e porta praticamente a zero il rischio di abrasioni per un pilota anche in caso di caduta e strisciata sull’asfalto molto violenta.

Nel caso di Pecco, hanno avuto gli effetti essenziali e decisivi sia la protezione nello stivaletto (la ruota della moto di Binder gli è passata poco sopra la caviglia), sia la tuta che ha protetto il pilota dal violento transito della gomma sul suo corpo.

L’airbag e il rischio che non si combatte

Fra le protezioni di un pilota, da qualche anno, sono arrivati anche gli airbag all’interno nella tuta che si aprono in caso di contatti, incidenti particolarmente complicati e quindi gravi. L’airbag difende molte parti del corpo: torace, gambe, schiena addome. Resta, è questo lo step che ancora non si è riusciti a risolvere, il rischio-collo. Sì, è questa la parte del corpo che ancora non si riesce a proteggere nonostante la super evoluzione della ricerca.

La curiosità

Tute come quelle che indossano i piloti in ogni gara sono tute che anche un normale motociclista può acquistare per viaggiare in moto. Ce ne sono con misure pre-stampate, proprio come la taglia di un vestito, ma i più esigenti possono farsene produrre una anche su misura (proprio come è per i piloti del Mondiale). Il costo? Fra i due e cinquemila euro.  

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