Moto gp, Bagnaia e Martin per il titolo: feeling, strategie e combinazioni

La Sprint Race ha rimesso in gioco Martin che ora ha 14 punti di ritardo da Bagnaia: Pecco deve ancora sudarsi il titolo

di MANUEL MINGUZZI -
25 novembre 2023
Pecco Bagnaia e Jorge Martin

Pecco Bagnaia e Jorge Martin

Valencia, 25 novembre 2023 - Jorge Martin ha riaperto i giochi. Conquistata la Sprint Race, 12 punti, lo spagnolo ha accorciato a meno 14 il divario da Pecco Bagnaia, solo quinto e quindi con 5 punti messi a referto in classifica, sette in meno del rivale. Bagnaia ha ancora il coltello dalla parte del manico ma dovrà stare attento perché dalla Sprint Race sono usciti valori abbastanza chiari con tre piloti più veloci degli altri, oltre a Martin anche Brad Binder e Marc Marquez, e questo può essere un problema per la gara della domenica dove il pilota Pramac cercherà l’ultimo assalto al titolo. Cambi repentini di feeling a Valencia. Il venerdì ha visto Pecco in grande difficoltà, poi tra le libere 2 e le qualifiche del sabato sembrava essersi invertita la tendenza - Pecco secondo, Martin sesto - ma in Sprint Race lo spagnolo ha rimontato tutti e trionfato mentre il rivale è arretrato dalla seconda alla quinta piazza. A Valencia, Bagnaia ha bisogno di 16 punti totali tra Sprint e gara per rendere vano ogni tentativo di Martin, ma dalla prima chance del sabato ne sono arrivati solo 5, significa che nella gara lunga gliene serviranno almeno undici se Jorge vincerà.  

Le combinazioni

Come detto, Bagnaia andrà a caccia degli undici punti che gli mancano per vincere il titolo e ciò significa che gli servirà arrivare almeno quinto nella gara della domenica. I punteggi sono infatti questi: 25 al vincitore, 20 al secondo, 16 al terzo, 13 al quarto e appunto 11 al quinto. Facile: se Martin vince, Pecco deve arrivare almeno quinto. Il discorso si semplifica ulteriormente se il pilota Pramac non dovesse arrivare primo. Queste sono le restanti combinazioni per la domenica: se Martin arriva secondo, Bagnaia deve arrivare almeno decimo mentre col terzo posto di Martin a Bagnaia basterà il quattordicesimo. Ogni altro piazzamento fuori dai primi tre non servirebbe a Martin dato che chi arriva quarto prende 13 punti e quelli di ritardo sono 14.

I favoriti

 

La Sprint Race ha ribaltato ogni pronostico emerso dalle libere 2 e dalle qualifiche. Jorge Martin è tornato il pilota più veloce del gruppo, rimontando dalla sesta posizione fino alla prima, con un passo insostenibile per gli altri e una confidenza che gli ha permesso di fare anche sorpassi azzardati e rischiosi, ma d’altronde non ha più nulla da perdere. Lo spagnolo si candida a favorito della contesa anche la domenica. Da valutare la scelta della gomma, perché come noto Martin si trova molto bene in Sprint Race con le morbide ma in gara potrebbe rendersi necessario virare verso le medie che possono garantire la tenuta per tutto il gp. E Pecco Bagnaia? Difficile da decifrare. Di sicuro si trova meglio in gara lunga dove può gestire meglio le gomme e probabilmente si sente a suo agio con le medie al posteriore e anche con le dure all’anteriore, ma la Sprint Race ha messo in evidenza una certa difficoltà nel tenere il passo dei migliori. Sembra essere tornato al venerdì dove non aveva velocità di percorrenza. Il problema per Pecco è che in tanti sono competitivi. Marc Marquez è andato a podio in Sprint e cercherà di chiudere bene con Honda, magari non dando fastidio a Martin, e poi c’è Brad Binder su Ktm che ha chiuso di pochi decimi dietro Jorge e cercherà un sigillo anche la domenica. In pole parte invece Maverick Vinales che è partito bene in Sprint Race poi è calato negli ultimi quattro giri. Dietro a Pecco sembrano esserci comunque gli scudieri italiani con Di Giannantonio e Bezzecchi che hanno cercato di non infastidirlo più di tanto, soprattutto il pilota Gresini sembrava aver maggior passo in Sprint ma ha deciso di non tentare attacchi azzardati. Altri piloti non sembrano in grado di impensierire la lotta al podio. Chi ci ha provato è stato Fabio Quartararo nella Sprint, fino anche ad attaccare Bagnaia, ma proprio nell’attuare il sorpasso al tornantino è finito a terra rischiando di combinare una patatrac.

Strategie, Taramasso difende Michelin

Dopo le dure polemiche innescate da Jorge Martin dopo il gp del Qatar, dove ha lamentato una gomma posteriore difettosa, il responsabile di Michelin Piero Taramasso ha difeso l’operato dell’azienda. Non c’è stato un problema di produzione sulla gomma di Martin, anche se ulteriori analisi verranno approfondite dopo Valencia. Nessuna particolare criticità nella gomma del pilota Pramac: “Non c’è stato un problema nella produzione o nella qualità - le parole di Taramasso giovedì scorso - Una risposta chiara ancora non c’è ma possiamo escludere difetti di fabbricazione. Abbiamo parlato con Jorge e con il team e Michelin ha preso molto sul serio la questione. Abbiamo immediatamente inviato i dati e controllato i parametri e per ora posso dire con certezza che non ci sono difetti di fabbricazione”. Si guarda avanti, alla gara che deciderà il campionato. La gomma morbida ha reso meglio della media in Sprint Race, ma la domenica potrebbe accadere il contrario. Probabile che in tanti possano scegliere una coppia di medie, Bagnaia compreso, mentre Martin chissà che non possa azzardare una morbida al posteriore. L’asfalto è nuovo e appare abbastanza usurante per gli pneumatici. Via allora all’ultima gara stagionale, con Pecco chiamato a conquistare almeno undici punti, cioè almeno il quinto posto se Martin dovesse vincere. Dura ma non impossibile e alla fine Pecco ha spesso dimostrato di essere in grado di salire di livello proprio quando conta la domenica. Ultimo show per decidere il titolo 2023: sarà bis di Bagnaia o la prima volta di Jorge? Alla pista il verdetto.

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