MotoGp, delusione Bagnaia ad Austin: “Devo correre in difesa”

Il campione del mondo rivive l’inizio del 2022: gli altri vanno più forte e lui fa fatica. E dire che la moto 2024 si era presentata bene

di MANUEL MINGUZZI -
15 aprile 2024
Pecco Bagnaia

Pecco Bagnaia

Austin, 15 aprile 2024 – Che è successo a Pecco Bagnaia? Difficile dirlo. L’inizio di stagione 2024 è stato difficile e solo la gara della domenica in Qatar, al debutto, gli ha riservato gioie, per il resto è stata una strenua difesa al cospetto di piloti più veloci. E dopo la caduta di Portimao è arrivato un deludente quinto posto ad Austin che lo ha fatto precipitare a trenta punti di ritardo da Jorge Martin, che comunque ha fatto quarto e guadagnato pochi punti. Ma resta la situazione difficile del campione del mondo senza feeling con la Desmosedici, problemi di chattering e vibrazioni che gli impediscono di essere competitivo per la vittoria. In Texas Bagnaia è stato efficace per pochi giri, e sembrava aver ritmo per tenere i migliori, poi è arrivato degrado sul lato destro e chattering, così Vinales, Acosta e Bastianini lo hanno sorpassato, come pure Marc Marquez poi caduto quando era in testa.

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Bagnaia: “Situazione simile al 2022”

A differenza del 2023, dove Bagnaia è sempre stato competitivo e alla fine ha prevalso in volata su Martin, in questa stagione la sua situazione appare molto simile a quella 2022, quella del primo titolo, dove riuscì a recuperare addirittura 90 punti di ritardo a Fabio Quartararo. Bagnaia è oggi costretto a correre in difesa, come successo a Austin dove la sua gara è durata 7-8 giri prima di scendere di livello accontentandosi di un piazzamento fuori dal podio. Sono ora 30 i punti di ritardo da Martin, il quale a Austin è stato anche lui costretto ad una seconda parte difensiva con i sorpassi di Vinales, Acosta e Bastianini. Bagnaia è sincero e ammette le sue difficoltà: “La gara era iniziata bene e mi sentivo bene in moto e fino al sesto giro mi sentivo in lotta per la vittoria - le sue parole - Ma poi sono iniziate le vibrazioni e il chattering e tutto è diventato difficile. Col passare dei giri ho poi distrutto la gomma sul lato destro e tutte le curve a destra sono state difficili”. La classifica è ancora corta, ma non cortissima, e soprattutto ci sono tanti piloti competitivi. Comanda Jorge Martin con 80 punti, mentre secondo c’è un ritrovato Bastianini a quota 59, che precede Vinales, in grande risalita, ad Austin vittoria sia il sabato che la domenica, con 56, poi Acosta, sempre pericoloso, con 54 e proprio Bagnaia quinto a 50. Insomma, il numero uno rincorre e anche lui ne è consapevole. Atteggiamento difensivo, sperando che il team trovi la soluzione giusta per arginare i problemi.

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E dire che nei test invernali la Desmosedici aveva dato grandi segnali a Pecco: “Vedo una situazione molto simile a quella del 2022, sto correndo in difesa. Confido nella squadra per risolvere questa problematica e dopo saremo di nuovo in lotta per il vertice”. Prossimo appuntamento a Jerez il 28 aprile: per Ducati due settimane di tempo per trovare i correttivi utili per ridare feeling al bi campione del mondo.

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