MotoGp, crisi Ktm: il ritiro dal motomondiale potrebbe avvenire nel 2026
La casa austriaca alle prese con la procedura di insolvenza, confermata la presenza nel 2025 e gli stipendi ai dipendenti verranno saldati, ma nel 2026…
Roma, 30 dicembre 2024 – Buone notizie per i dipendenti, meno per gli appassionati. Ktm resterà in MotoGp nel 2025 ma il piano di insolvenza, causa crisi finanziaria della casa madre, prevede l’uscita dal motomondiale per il 2026. La buona notizia per i dipendenti, invece, è il pagamento degli stipendi arretrati, primo passo per venire incontro ai creditori alpini, riunitisi sotto una unica sigla. In Austria sono settimane decisive per far uscire Pierer Mobility dalla dura crisi che ha portato ad accumulare quasi 3 miliardi di debiti, con un piano di ristrutturazione e finanziamento che prevede inizialmente 250 milioni di euro da saldare in due anni. Le due società controllate e sottoposte al piano vedranno il loro giorno cruciale il 25 febbraio, quando la ristrutturazione verrà votata presso il tribunale di Ried.
Uscita dalla MotoGp nel 2026
Il piano di ristrutturazione è stato presentato il 27 dicembre e saranno settimane decisive quelle che separano dall’udienza del 25 febbraio. La notizia di Natale è che i dipendenti riceveranno gli stipendi dicembre e potranno tirare un sospiro di sollievo, mentre quelli di novembre saranno pagati a gennaio grazie al fondo per gli stipendi. Ora, il nodo è sul settore motorsport. Il curatore fallimentare ha presentato una prima relazione il 20 dicembre e la richiesta dei creditori era quella di uscire dalla MotoGp nel 2025, ma Ktm ha ribadito l’intenzione di proseguire, almeno per una stagione, con Pedro Acosta pilota di punta preoccupato. L’incognita è sugli sviluppi, perché senza adeguati investimenti la moto non potrà essere migliorata per tenere il passo di Ducati e Aprilia, ma in generale i piloti inizieranno a guardarsi attorno in ottica 2026. L’AKV, associazione creditori alpini, chiede esplicitamente l’uscita dal programma Moto gp, ipotesi non accettata da Ktm che per il 2025 correrà, ma secondo un rapporto del DerStandard, gli austriaci avrebbero commissionato un’analisi della situazione presso una società di Boston e il rapporto sarebbe poi finito sulla scrivania del curatore fallimentare, come riporta motorsport.com. Si prevede una riduzione delle spese per il motorsport, salite fino a quasi 100 milioni di euro nel 2023, e secondo DerStandard Ktm avrebbe programmato l’uscita da Moto 3, Moto 2 e MotoGp dal 2026 per abbattere i costi di gestione. Non a caso, dunque, Ktm ha menzionato solo il 2025 nei suoi comunicati di permanenza in MotoGp e tutto lascerebbe pensare a un ritiro dall’anno successivo. Resta da capire se Dorna troverà un nuovo marchio in entrata, si è tornato a parlare di Suzuki, o se si continuerà con un numero ridotto di moto. In ogni caso, appare certa l’uscita di scena del marchio austriaco e siamo sicuri che tra Ducati, Aprilia, Honda e Yamaha sarà corsa ad accaparrarsi Pedro Acosta, vincitore dei titoli mondiali Moto 3 e Moto 2 e baby fenomeno del motociclismo mondiale.
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