MotoGp, Quartararo ancora critico: “La mia Yamaha uguale a quella del 2015”
Il francese attende i test di Misano per prendere una decisione sul 2025: tocca a Yamaha fornire una evoluzione tangibile della M1
Roma, 27 agosto 2023 - Ancora critico Fabio Quartararo. Il pilota francese chiede a Yamaha sensibili miglioramenti per tornare in lotta per il mondiale e molto, quasi tutto, verrà tarato ai test di Misano dell’11 settembre. Dopo il weekend di gara sul Simoncelli toccherà a Yamaha convincere Quartararo ad allungare il contratto oltre il 2024, quando anche Marc Marquez andrà a scadenza con Honda. Già una volta il francese ha chiesto a Yamaha una svolta dopo tante parole, tanti file ma, a detta sua, pochi veri miglioramenti sulla moto. L’ex campione del mondo è tornato a parlare a motorsport.com avvisando la casa giapponese in vista di Misano: Fabio vuole una dimostrazione tangibile.
Quartararo: “Mia Yamaha come quella 2015”
Quartararo ha focalizzato la sua estate sui test di Misano che arriveranno dopo il gran premio della riviera, lì la Yamaha avrà bisogno di convincerlo per allungare la collaborazione che andrà a scadenza a fine 2024. Fabio è stato molto chiaro a motorsport.com durante il weekend di Silverstone: “Voglio avere una prova e non voglio vedere ipotesi sulla carta - le sue parole - La moto di Misano sarà al 95% quella che guiderò ne 2024 e li capirò se Yamaha mi vorrà davvero per il futuro”. L’ex campione del mondo aveva poi in parte rimodulato la sua posizione ammettendo di aver usato parole troppo aggressive, ma il contesto è rimasto uguale: gli serve una moto competitiva. Il sito specializzato riporta dunque un’altra dichiarazione del francese che suona come un allarme per i giapponesi. In sostanza dal 2015 a oggi è mancato totalmente lo sviluppo: “Stavo guardando la mia moto di campione del mondo 2021 ed era di fianco a quella di Lorenzo del 2015. In pratica erano uguali. Non è cambiato nulla dopo sei anni ed è raro nel motorsport”. E i risultati sono diretta conseguenza. Patita la rimonta da più 90 da Pecco Bagnaia nel 2022, Quartararo ora è undicesimo in classifica a metà campionato con un solo podio ottenuto ad Austin: “I marchi europei sono più aggressivi e corrono più rischi, se si guardano le moto di Ducati di cinque anni fa la differenza è brutale”. Ora tocca anche a Yamaha procedere con lo sviluppo e, se necessario, rivoluzionare il progetto M1. L’evoluzione galoppa veloce, così come i nuovi dispositivi in mano ai piloti, come affermato anche da Quartararo che ha visto nel giro di due-tre anni cambiare radicalmente tutto. Sentite il francese: “Quando ho debuttato nel 2019 c’era solo il launch control in partenza, mentre ora ci sono tantissime manovre da fare tra frenata, abbassatori e comandi vari. L’evoluzione è incredibile e gli altri marchi corrono molti più rischi di noi”. Insomma, Fabio chiede a Yamaha di essere più aggressiva nello sviluppo per cercare di colmare un gap che oggi è impressionante. A Misano la prima prova del nove. Leggi anche - Ducati dominante, Dall'Igna: "Lavoriamo senza accontentarci"
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