MotoGp, Tardozzi (Ducati): “Nessun ordine di squadra, i piloti sono liberi di correre”

Il direttore sportivo conferma: nessun favoritismo su Pecco Bagnaia, l’unica direttiva è non esagerare. Nemmeno gli italiani avranno ordini di scuderia

di MANUEL MINGUZZI -
20 ottobre 2024
Davide Tardozzi

Davide Tardozzi

Bologna, 20 ottobre 2024 – Nessun ordine di scuderia per favorire Pecco Bagnaia, nessun favoritismo nemmeno da VR 46, come testimoniato dalla lotta con Marco Bezzecchi. Parola di Davide Tardozzi, direttore sportivo di Borgo Panigale. Ducati va avanti per la sua strada e ha deciso di trattare tutti allo stesso modo, bloccando lo sviluppo della Gp24, niente nuovo telaio, e prendendosi il rischio che il numero uno sulla carena possa passare ad Aprilia, dove Jorge Martin andrà a partire dall’anno prossimo. Pecco Bagnaia è sicuramente il leader, ma non ci sono team order e la dimostrazione è stata anche il sorpasso di Enea Bastianini sabato in Sprint Race. Fine delle speculazioni.

Tardozzi: “L’unico consiglio è evitare di essere aggressivi”

Chi si aspetta che un team italiano possa favorire un team italiano si sbaglia. Chi pensa che l’academy di Vale Rossi e il team VR 46 possano fare gioco di squadra per Pecco si sbaglia. Davide Tardozzi ricaccia al mittente tutte le possibili speculazioni, infatti Bastianini ha duellato con Bagnaia nella sprint e lo stesso ha fatto Bezzecchi in avvio di gara domenicale. Nessun favoritismo: “Abbiamo semplicemente detto di non essere aggressivi – le parole di Tardozzi a Sky Sport – A tutti i piloti abbiamo detto la stessa cosa e credo che la gara faccia tacere chi dice che Pecco sia favorito da VR 46”. Piloti dunque liberi di correre, senza esagerare perché un conto è sorpassarsi e un altro rischiare di provocare cadute o incidenti. Ducati continua a essere dominante e ogni gran premio sancisce una lotta interna, ma nessuno tarpa le ali allo spettacolo: “Lasciamo tutti liberi di correre e vogliamo lo spettacolo, da parte nostra è un orgoglio avere sei moto nelle prime posizioni. Alla fine chi vincerà il mondiale se lo sarà meritato, ma anche chi perderà non sarà da meno. Sarebbe bello un mondiale ex aequo”, ancora Tardozzi. E Ducati può anche godersi un Marc Marquez stellare, alla sua terza vittoria stagionale. Il prossimo anno sarà ducatista ufficiale e probabilmente entrerà definitivamente nella lotta mondiale. Viste le prestazioni con la moto 2023 la scelta di promuoverlo appare giusta, anche se ha prodotto l’uscita di tre piloti. L’elogio di Tardozzi al pilota spagnolo: “Si è dimostrato un grande pilota e vuole vincere – il commento del direttore sportivo – Forse ha sfruttato il fatto che Martin non poteva permettersi particolari rischi, ma è stato nelle regole anche se un po’ aggressivo. Sono stati bravissimi perché hanno imposto un ritmo molto veloce”. Prossimo fine settimana si andrà a Buriram in Thailandia con Jorge che ha 20 punti di vantaggio su Pecco. A seguire Sepang in Malesia per il terzo weekend consecutivo, poi chiusura a metà novembre a Valencia per decretare il campione del mondo. Leggi anche - Moto gp, Martin a più 20 su Pecco: "Ma ho rischiato di cadere"

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