Olimpiadi Parigi 2024, Van Der Poel sulla prova in linea di ciclismo: "Io favorito? Non mi dispiace"

Secondo i bookmaker l'olandese si giocherà l'oro con il Belgio di Evenepoel e Van Aert: "Mi piace il percorso: duro e lungo come una Classica. E dal Tour sono tornato più fresco"

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO -
2 agosto 2024
Mathieu Van Der Poel (Ansa)

Mathieu Van Der Poel (Ansa)

Parigi (Francia), 2 agosto 2024 - Dopo i botti dello scorso fine settimana, con Remco Evenepoel a vincere la prova a cronometro davanti a Filippo Ganna e Wout Van Aert, il ciclismo su strada torna protagonista alle Olimpiadi di Parigi 2024 con la prova in linea maschile su strada, in programma sabato 3 agosto con il via alle 11. Secondo i bookmaker la lotta per l'oro sembra una questione tra Belgio e Olanda: più forte come squadra la prima, dotata dell'uomo più adatto a gare del genere la seconda grazie a Mathieu Van Der Poel, le cui condizioni fisiche dopo il deludente Tour de France 2024 sono però avvolte da molto mistero.

I dettagli

Al di là di questo interrogativo non da poco, il campione iridato è accreditato dei favori del pronostico anche grazie al disegno del percorso. "Il tracciato non è molto diverso da quello di una Classica Monumento e l'atmosfera ricorda un po' quella della Coppa del Mondo". Nonostante queste similitudini e nonostante un'età non più giovanissima, Van Der Poel rischia di pagare lo scotto dell'inesperienza. "Si tratta della mia prima Olimpiade su strada e con la presenza di tutte queste squadre piccole anche per me potrebbe esserci una situazione di attesa nel contesto di una gara difficile da controllare. Tutto può cambiare in ogni momento e bisogna stare sempre sul pezzo, sempre contando sulle proprie gambe". Nonostante tutto, l'olandese parte con i galloni del favorito. "Non è male come cosa, ma qui è tutto diverso: una Classica è una gara più prevedibile e dietro di te c'è un'intera squadra che può controllare la situazione. Non è una differenza da poco". Inoltre, nel periodo delle corse di un giorno più prestigiose di norma il figlio e nipote d'arte raggiunge il suo picco di forma: cosa ben lontana al Tour de France 2024, almeno visto dall'esterno. "Sono uscito dalla Grande Boucle più fresco, ma questo non significa che avrò di nuovo le gambe del Mondiale di Glasgow. Ogni anno è diverso: ho seguito la stessa preparazione antecedente la spedizione iridata, ma ovviamente non è la stessa cosa". Una curiosità: a quanto pare Van Der Poel non ha effettuato la ricognizione per non incappare nel limite dei 30 km/h di divieto, limitandosi a visionare il percorso tramite immagini. "Spero sia sufficiente. Mi sembra un tracciato abbastanza duro, specialmente per le squadre piccole, che potrebbero pagare pure la distanza molto lunga. La corsa potrebbe accendersi anche prima di Montmartre, che potrebbe essere il punto in cui potrebbe decidersi tutto. Il finale poi sarà lungo - conclude Van Der Poel - e sono sempre felice quando capita così, perché nelle Classiche funziona bene e domani mi aspetto lo stesso".

Jungels e Langellotti alla Ineos Grenadiers

Prosegue intanto il ciclomercato, che si arricchisce di due colpi di esperienza (e sulla carta minori) che vedono protagonista la Ineos Grenadiers, che per il 2025 ingaggia Bob Jungels e Victor Langellotti: il lussemburghese arriva dalla Red Bull-Bora-Hansgrohe, mentre il monegasco è in uscita dal Team Burgos-BH.

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