Bolelli-Vavassori, sfuma il sogno Australian Open. Lo Slam è solo rimandato

Azzurri subito avanti, poi recuperati dalla coppia Patten-Heliövaara. Il titolo a Melbourne sfugge per il secondo anno di fila

di GABRIELE TASSI
25 gennaio 2025
I doppisti italiani Simone Bolelli e Andrea Vavassori

I doppisti italiani Simone Bolelli e Andrea Vavassori

Melbourne, 25 gennaio 2025 – La finale dei riscatti, di una partita diventata un fiume, sfugge tra le mani a Bolelli e Vavassori proprio sul più bello. La coppia italiana cede 7-6, 6-7, 3-6  contro Patten-Heliövaara all’ultimo atto degli Australian Open di doppio e deve abbandonare il sogno Slam, solo rimandato.

Non se ne va l’amaro in bocca degli azzurri dopo l’occasione sfumata proprio in Australia nel 2024. Trionfa una coppia di veri veterani, quasi costruita sulla storia di rivincita del tennista finlandese, nel 2013 costretto al ritiro e a un lavoro come steward di terra all’aeroporto di Helsinki per un mal di schiena, e poi il ritorno grazie a delle magiche punture lombari contro la sua patologia rarissima. Heliovaara, con il suo compagno britannico che ha svestito i panni del manager, nel frattempo è riuscito pure a vincere uno Slam (Wimbledon), battendo nei primi turni proprio Bolelli e Vavassori.

La coppia italiana conosce bene la pericolosità degli avversari. Si punta quindi sull’effetto sorpresa, con tante risposte con i piedi dentro al campo durante i turni di battuta anglo-finnici con un break che arriva immediato a favore del tennista bolognese e di quello torinese quando c’è Patten alla battuta. Gli azzurri possono contare su una maggiore solidità da fondocampo. Poi è giallo nel nono game, quando Vavassori commette due invasioni a rete (la prima con un piede, l’altra con la racchetta) su altrettanti punti praticamente chiusi, gli avversari ricorrono alla ‘moviola' in entrambi i casi e riescono a piazzare il controbreak. Il punto di svolta per un set che diventa un fiume (un’ora e mezza totale) che porta a oltre venti minuti di tie break in cui gli azzurri piazzano il colpo al sesto set point disponibile. Ben dieci in totale quelli concessi a Patten ed Heliovaara: tutti cancellati da Bole e Wave che chiudono in testa.  

Niente crollo emotivo però per l’inglese e il finlandese e il match prosegue sul filo dell’equilibrio anche nel secondo parziale. Molto falloso Heliovaara ma  pure agli azzurri manca il killer instinct nella chiusura dei punti a rete. Solamente una palla break annullata e la regola dei servizi che porta dritta dritta a un altro tie break che potrebbe decidere una finale giocata sul filo di lana. Questa volta gli avversari di Bole e Wave sono gelidi come il ghiaccio e agganciano la partita al primo punto disponibile.

In Australia il terzo set inizia che è l’una di notte. La coppia italiana accusa il colpo della rimonta e cede il servizio praticamente nell’immediato, con gli avversari che salgono progressivamente di livello e fuggono fino al 6-3 definitivo. 

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