Strepitosi Bolelli e Vavassori: è finale di doppio agli Australian Open

La coppia azzurra vince in rimonta contro Verbeek-Goransson e conquista il pass per l’ultimo atto del torneo per il secondo anno di fila. Il match decisivo con Heliovaara-Patten

di Redazione Sport
23 gennaio 2025

Melbourne, 23 gennaio 2025 – Strepitosi Simone Bolelli e Andrea Vavassori. La coppia azzurra ha raggiunto la finale del doppio maschile degli Australian Open per il secondo anno di fila, battendo in rimonta l'olandese Sem Verbeek e lo svedese André Goransson. Il punteggio: 2-6, 6-3, 6-4.

Simone Bolelli e Andrea Vavassori hanno conquistato il pass per la finale degli Australian Open
Simone Bolelli e Andrea Vavassori hanno conquistato il pass per la finale degli Australian Open

Un'ora e 53 minuti di gioco in cui Bolelli e Vavassori, che finora non avevano perso nemmeno un set, dopo avere ceduto il primo hanno cambiato marcia e dominato gli altri due conquistando la terza finale Slam della loro carriera, eguagliando il record di Nicola Pietrangeli e Orlando Sirola, campioni al Roland Garros nel 1959 e prima sconfitti sempre a Parigi nel 1955 e a Wimbledon nel 1956.

Bolelli ora è anche l'italiano con più finali nei Major in doppio maschile. Adesso però c'è soprattutto da prendersi un trofeo sfuggito lo scorso anno: nella finale la coppia azzurra affronterà Harri Heliovaara e il britannico Henry Patten, che hanno sconfitto in tre set la coppia formata dai tedeschi Kevin Krawietz e Tim Puetz con il punteggio di 6-4, 3-6, 7-6.

La gioia di Bolelli e Vavassori

"È stato un match difficile e quella piccola pausa dopo il primo set ci ha fatto bene. Abbiamo alzato il livello di gioco, ci abbiamo messo energia e la chiave della partita è stata proprio l'atteggiamento mentale. Abbiamo sempre lottato e abbiamo trovato la soluzione per portare a casa questa bella vittoria". Simone Bolelli e Andrea Vavassori raccontano così il successo su Verbeek e Goransson. "Ci presenteremo a questa seconda finale consecutiva più preparati a livello mentale – spiega il torinese –. Per me si tratta della quarta finale Slam e sicuramente le esperienze fatte soprattutto a livello di gestione mentale di questo tipo di match mi aiuteranno". "Lo scorso anno – aggiunge il bolognese – si trattava di una finale totalmente inaspettata. Eravamo 50 del mondo e avevamo rischiato di uscire subito dal torneo. Questa volta di sicuro ci faremo trovare più pronti. È sempre una finale, ci sarà emozione, ci sarà tensione, ma sarà importante rimanere concentrati non solo sul gioco ma anche a livello emotivo. La chiave sarà essere aggressivi e servire bene".

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