Coppa Davis, regolamento e come funziona la competizione

Da martedì a Bologna va in scena il Gruppo A con Italia, Svezia, Cile e Canada: il regolamento per accedere alle Finals

di MANUEL MINGUZZI -
11 settembre 2023
Il trofeo della Coppa Davis

Il trofeo della Coppa Davis

Bologna, 11 settembre 2023 – Canada, Svezia e Cile saranno le tre avversarie dell’Italia nel Gruppo A della Fase finale di Coppa Davis. Si gioca a Bologna alla Unipol Arena da martedì 12 a domenica 17 settembre, nell’ambito di quattro gironi (tra Manchester, Valencia e Spalato) e un totale di sedici squadre nella corsa alle Finals di Malaga in programma a novembre. Una occasione per gli azzurri di Volandri che come l’anno scorso giocheranno davanti al pubblico amico con i galloni di favoriti, nonostante le assenze di Jannik Sinner e Matteo Berrettini, ma anche quella di Felix Auger Aliassime nel Canada. Alla fase finale hanno avuto accesso le vincenti degli spareggi di qualificazione, dodici squadre, la finalista dell’edizione 2022, ovvero l’Australia, la vincitrice dell’edizione 2022, il Canada, e due squadre a cui sono state assegnate wild card, ovvero Spagna e Italia. Vediamo nel dettaglio il regolamento e i criteri per qualificarsi alle Finals di Malaga.

Passano le prime due, si gioca al meglio dei tre set

Dal 12 al 17 settembre saranno di scena i quattro gironi della fase finale, teatro saranno le città di Bologna, Manchester, Valencia e Spalato. A Bologna si gioca il Gruppo A con Italia, Canada, Svezia e Cile, a Manchester il Gruppo B con Gran Bretagna, Australia, Francia e Svizzera, a Valencia il Gruppo C con Spagna, Serbia, Rep. Ceca e Corea del Sud mentre a Spalato sfida tra Croazia, Olanda, Stati Uniti e Finlandia nel Gruppo D. Le prime due di ogni girone si qualificheranno alle Finals di Malaga in programma a novembre. Come funziona la Coppa Davis? Ogni incontro prevede due partite di singolare e un doppio, ogni partita si gioca al meglio dei tre set (bisogna vincerne due) e sul sei pari ci sarà il tiebreak. Ogni match vinto assegna un punto, di conseguenza se le due squadre dovessero vincere un singolare a testa sarà il doppio a decidere l’esito della sfida, e la squadra vincitrice dell’incontro (quindi conquistando due punti) riceverà un punto in classifica mentre quella perdente zero.

Le prossime tappe

Come detto, da questa ‘fase finale’ usciranno otto squadre, le prime due di ogni girone, che si sfideranno in un tabellone a eliminazione diretta a Malaga dal 21 al 26 novembre. Sarà un tabellone con quarti, semifinali e finale. Lo schema sarà sempre lo stesso con due singolari e un doppio e sul sei pari tie break. Per passare il turno occorrerà vincere almeno due partite.

Gli incroci di tabellone

Quarti di finale

Vincente gruppo A vs Seconda classificata gruppo D

Vincente gruppo C vs Seconda classificata gruppo B

Seconda classificata gruppo C vs Vincente gruppo D

Seconda classificata gruppo A vs Vincente gruppo B

Semifinali

Vincente quarto A vs Vincente quarto B

Vincente quarto C vs Vincente quarto D

Finale

Vincente semifinale 1 vs Vincente semifinale 2

L’Italia è inserita nel Gruppo A e, qualora dovesse qualificarsi alle Finals in prima o seconda posizione, incrocerebbe o il gruppo D o il gruppo B.

La storia: un successo azzurro e sei finali perse

La Coppa Davis rappresenta una vera e propria istituzione nel mondo del tennis, ed è l’unico vero torneo che permette al pubblico un tifo maggiormente da stadio rispetto alla compostezza e al silenzio che sono dogma durante una partita canonica. Nata nel 1900, la Coppa Davis si è sempre disputata a cadenza annuale a parte negli anni delle due guerre mondiali e nel 2020 a causa della pandemia da Covid. Gli Stati Uniti dominano la competizione con ben 32 successi, ma l’ultimo risale addirittura a sedici anni fa, seguiti dall’Australia con 28 e da Francia e Regno Unito con 10. L’Italia vanta un solo successo ed è datato 1976 con il trionfo di Santiago del Cile grazie al quartetto Panata, Barazzutti, Bertolucci e Zugarelli e con capitano Nicola Pietrangeli. Sono state invece sei le finali perse dagli azzurri, partendo dalle due in trasferta contro l’Australia nel 1960 e nel 1961, passando per quella del 1977 sempre in trasferta contro gli australiani, quella del 1979 a San Francisco contro gli Stati Uniti e quella del 1980 in trasferta contro la Cecoslovacchia di Lendl, per finire con quella più recente di Milano nel 1998 contro la Svezia. Sfortunata questa ultima lasciata per strada con l’infortunio di Andrea Gaudenzi nel primo match sul punteggio di due set pari e sei pari al quinto con Norman. Quella nazionale, infatti, puntava molto sui punti dell'attuale presidente ATP visto che Davide Sanguinetti, che era l’altro singolarista, venne sconfitto in tre set da Gustafsson e anche in doppio ci fu il crollo della coppia Nargiso-Sanguinetti, battuti 7-6 6-1 6-3 da Bjorkman-Kulti. Il capitano era Paolo Bertolucci, ora commentatore Sky, che sostituì l'ex compagno Adriano Panatta. Fu una batosta per l’Italia che era passata in semifinale a Milwaukee contro gli Usa per 4-1, sfruttando la contemporanea assenza sia di Sampras che di Agassi, sostituiti dai modesti Gambill e Todd Martin, ma la sfortuna mise davanti un problema alla spalla di Gaudenzi che proibì ogni chance di seconda insalatiera. Fu l’inizio di un lento declino, che portò la nazionale a retrocedere fino in seconda divisione e con anni decisamente bui dato che fino al 2000 era stata l’unica squadra a rimanere sempre nel World Group. Fortunatamente, è arrivata una lenta e graduale risalita coincisa con l’esplosione di diversi talenti per giungere alla semifinale della passata edizione con la sconfitta contro il Canada in quel di Malaga. Dal 2019, inoltre, la Coppa Davis ha cambiato formato, abbandonando i cinque incontri per sfida e abbandonando i cinque set per partita, con la creazione di un calendario più compatto e una Finals che si disputa in un unico luogo senza l’alternanza casa-trasferta. Tra gli italiani, il giocatore con più presenze è Nicola Pietrangeli con 166, seguito da Adriano Panatta con 100, Orlando Sirola con 90, Uberto De Morpurgo con 77, Fabio Fognini, ancora in attività, con 69, e Giorgio De Stefani con 66.

Leggi anche - Us Open, Djokovic batte Medvedev e celebra Kobe Bryant

Continua a leggere tutte le notizie di sport su