Wimbledon, oggi Paolini in finale. Papà Ugo: "Ho sempre creduto in lei, la mamma anche di più"

C’è una famiglia intera a tifare l’azzurra: “E’ una ragazza decisa, ma è sempre rimasta umile”

di GABRIELE TASSI -
12 luglio 2024
La famiglia Paolini al completo, da sinistra William, papà Ugo, Jasmine e mamma Jacqueline

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Londra, 12 luglio 2024 – Niente rompe quel religioso silenzio di un padre impegnato a guardare la sua "bimba" toccare la gloria sul centrale di Wimbledon. Nel box "non vola una mosca" dice Ugo, un papà innamorato della sua Jasmine, oggi chiamata all’impresa della vita, "siamo troppo concentrati, lottiamo e soffriamo con lei. In quel momento mi chiamasse il Signore nostro forse non risponderei".

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Dai campi di Bagni di Lucca ci ritroviamo qui, sull’erba sacra di Church Road, se lo sarebbe mai aspettato?

"E’ il sogno di tutti i giocatori, dei genitori e di una bimba che per noi, anche adesso, rimane tale. Negli anni ho parlato con diversi coach e allenatori, in molti dicevano che il suo tennis era da top player...ma dal dire al fare...".

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Ma noi vogliamo sapere in cuor suo cosa sentiva...

"In cuor mio l’ho sempre detto sin da piccola che giocava bene bene. Ma se io ci credevo 90, la sua mamma ci credeva 100".

E mamma Jacqueline che cosa dice?

"E’ travolta dal vortice delle emozioni, ma è soprattutto orgogliosa come sarebbe ogni mamma, è naturale".

Lei invece come vive l’emozione di due finali di seguito?

"Ammetto che devo ancora metabolizzare il Roland Garros. Provo sensazioni difficilmente spiegabili a parole: quando Jas porta a casa un punto mi sento in un modo, poi magari perde quello dopo, ed è tutto un saliscendi di sentimenti".

Cos’ha di speciale questa ragazza? brava, sorridente e gentile, ma di difetti ne ha?

"Naturale, tutti ne hanno. Ma lei ha un bellissimo carattere ed è rimasta umile sin da quando era bambina, per quello tutti la amano".

E cosa la rende orgogliosa di lei?

"Mi garba che sia una brava persona. Ed è decisa, va avanti come un treno sulle sue rotaie nonostante tutto. Se decide di fare una cosa la vuole fare nel modo giusto e bene".

Jasmine è esplosa a 28 anni, è contento del percorso che ha fatto?

"Sono estremamente felice, anche perché statisticamente le nostre tenniste sono un po’ meno precoci rispetto al resto del mondo, siamo un po’ un popolo di coccoloni con i nostri ragazzi".

Vi capita spesso di accompagnarla per tornei?

"Al momento la stiamo seguendo sin da Roma, dove ha fatto finale di doppio con Sara Errani. Penso possa portare bene. Penso che l’appoggio della famiglia sia importante per un figliolo, un aiuto nei momenti difficili, cercando di essere sempre positivi, anche quando la partita si fa dura".

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