Straordinaria Paolini, è in finale a Wimbledon: vinta la maratona con Vekic, ora c’è Krejcikova

Jasmine va sotto ma reagisce di orgoglio e rimonta la croata per batterla al tie break del terzo set dopo tre ore di partita: la prima italiana ad approdare all’ultimo atto dei Championship. Si giocherà il trofeo sabato contro la tennista ceca, che a sorpresa ha superato Rybakina

di MANUEL MINGUZZI -
11 luglio 2024
Jasmine Paolini batte Vekic, è in finale a Wimbledon (Afp)

Jasmine Paolini batte Vekic, è in finale a Wimbledon (Afp)

Londra, 11 luglio 2024 – La vittoria del sorriso, del cuore. Jasmine Paolini compie l’impresa ed è in finale a Wimbledon. Una delle più belle semifinali della storia del torneo premia l’italiana dopo quasi tre ore di gioco per 2-6 6-4 7-6 su Donna Vekic, al termine di una partita straordinaria per resilienza, resistenza, lotta e concretezza. La potenza di Vekic ha rischiato di mettere sotto Paolini, surclassata nel primo set, ma la numero sette al mondo, pur non esprimendo il suo miglior tennis, è rimasta attaccata alla partita, rischiando di capitolare più volte ma alla fine vincendo un tiebreak bello quanto emozionante per pathos e tensione. L’Italia piazza una donna in finale a Wimbledon ed è la storia di questo sport. Sabato Paolini si giocherà il trofeo contro la tennista ceca Krejcikova, fino a pochi giorni fa numero 32 del ranking, che ha sorpresa ha superato la favorita Rybakina (numero 4) in tre set, anche lei in rimonta. 

La partita: Paolini di grinta e di rimonta

Vekic tira più forte, Paolini si muove meglio. Si può sintetizzare così la semifinale di Wimbledon. Fondamentale la percentuale di prime palle per l’azzurra che ha necessità di non farsi aggredire in risposta per poi scatenare le sue accelerazioni di diritto. Vekic punta sui colpi da fondo, su una maggior prestanza fisica, su una potenza superiore ma con un dinamismo inferiore. C’è subito palla break per Vekic al primo game, ma Paolini si salva con tenacia. E’ un avvio duro perché tutti i game di servizio di Jasmine sono lottati, mentre quelli della croata volano via più facilmente. Altra palla break per Vekic sul due pari, stavolta un rovescio lungo linea mette Paolini all’angolo e la conseguenza è un diritto in rete: 3-2. Troppo fallosa in avvio Jasmine che non trova l’adeguato ritmo sui colpi da fondo, forse un pizzico di tensione, così Vekic va in fuga sul 4-2 con un buon servizio esterno. L’azzurra fatica a trovare il campo con i colpi da fondo e anche al settimo game crolla 0-40, capitolando alla terza palla break con un errore successivo a una intelligente smorzata di Vekic. Di fatto, non c’è partita, perché la croata chiude agilmente 6-2 nel game successivo e in poco più di mezz’ora è già un set avanti.

Secondo set

Paolini è di certo una lottatrice e lo fa anche a inizio secondo, andando già in difficoltà al primo game ma riuscendo a reagire con la forza di volontà. Vekic le dà una mano con un paio di errori e nel secondo game c’è una mezza possibilità di prendersi un vantaggio ma Jasmine non capitalizza col diritto: 1-1. Continua la sofferenza della numero 7 al mondo che pure nel terzo game concede palla break con un doppio fallo, salvandosi solo grazie a un banale errore di Vekic con il campo aperto. L’occasione risveglia Jasmine che riesce poi a trovare una buona volée e una buona battuta per salire 2-1. Paolini inizia a variare il ritmo, utilizzando qualche smorzata, e Vekic va in difficoltà concedendo una palla break al quarto game, brillantemente annullata con un ace. Alla fine è due pari. Quinto game ancora di sofferenza, Vekic ha due palle break non consecutive, la seconda per un brutto errore di rovescio di Paolini, ma non ne approfitta col diritto e così Jasmine si tiene il game annullando anche la seconda con una buona battuta. Entrambe le tenniste tengono tutti i servizi fino al 5-4 per Paolini, ed è il momento decisivo. Jasmine è aggressiva sulla battuta di Vekic e conquista due set point aggredendo e portando la croata su uno spartito tattico avverso. Alla prima occasione l’azzurra chiude il set con un diritto in avanzamento che non lascia scampo: 6-4.

Terzo set

Il terzo set si complica immediatamente perché Paolini torna a fare il braccio di ferro da fondo campo, la croata si prende subito il break nel game di apertura. Vekic consolida il vantaggio sul 2-0 e imposta la partita come nel primo set, mentre Paolini rema da fondo campo tenendo la scia per il 2-1 e annullando una palla del 3-0. Sul 3-2 Vekic arriva l’occasione, creata da tre buone risposte di Jasmine che mettono in crisi la croata, con anche una manifestata tensione, ‘shut up’ al suo angolo, e così il contro break è realta e vale il tre pari. Dura poco il sollievo di Paolini perché al settimo game Vekic torna al suo livello e con una fotonica risposta di diritto si riprende il vantaggio sul 4-3. Ma non è l’allungo decisivo e all’ottavo game Jasmine rientra per l’ennesima volta in una partita sempre a rincorrere: diritto out di Vekic e quattro pari, poi al game successivo turno facile e 4-5 per Paolini. Il finale di partita vive su un equilibrio sottilissimo, Paolini ha un match point che viene annullato dal servizio di Vekic, al game successivo si invertono le parti con due palle break per la croata, ma Jasmine si salva e sul 6-5 in suo favore ha un secondo match point, annullato da uno scambio interminabile che premia l’avversaria.

Il tie break

Si giunge al tiebreak con una tensione che si taglia a fette. Paolini concede la fuga a Vekic con un sanguinoso doppio fallo che vale il 3-1, in un match che sembra diventato a chi sbaglia di più. La posta in palio è altissima e c’è pochissimo margine di errore. Infatti Vekic regala due diritti per la parità a quota tre, Paolini ricambia, poi la croata subito dopo spara una risposta orribile in corridoio. Si viaggia punto a punto, tra errori, buoni colpi ed ace. Il momento decisivo? Sull’8-7 Vekic, di un tiebreak ai 10, Paolini gioca due punti di solidità e concretezza e quando arriva il terzo match point della partita la resilienza premia con il rovescio della croata che esce in corridoio, per il sollievo di tutti gli italiani alla visione. La maratona di quasi tre ore premia Jasmine che dopo il Roland Garros firma anche la finale di Wimbledon.

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