Sinner e l’infortunio spiegato in conferenza stampa: “Se non lo curo bene potrei rinunciare a 3 anni di carriera”
Jannik rompe il silenzio a Roma: “Punto a giocare al Roland Garros, ma dovrò aver recuperato al 100%”
Roma, 5 maggio 2024 – Nessun rimpianto: “Potessi tornare indietro non cambierei nulla di quello che ho fatto”. Sinner, la maturità del campione e quell’infortunio che lo ha costretto al ritiro prima da Madrid e poi da Roma, il torneo a cui teneva “di più”.
Il 22enne Slam parla del dolore all’anca, ma resta il giallo: “Non vi dirò di cosa si tratta, ma se non la curo bene potrei rinunciare a tre anni di carriera”.
Parole forti per giustificare al meglio la sua assenza dal master 1000 del Foro italico, dove era l’ospite più atteso. Una scelta da “accettare anche se fa male, non solo a me ma credo a tanti tifosi. Ma sono cose che possono succedere, faccio 23 anni quest'anno e speriamo di giocare 10 anni qua...anche 15 perché no".
A questo punto la domanda è lecita: parteciperà o meno al Roland Garros?
La preparazione sarà chiaramente impostata tutta verso lo Slam parigino: “Starò un periodo senza giocare, e dalla settimana prossima avremo più risposte”. Ma il lavoro, per un campione maniaco della perfezione “non sarà ottimale- spiega -, i tempi sono abbastanza stretti, ma faremo il massimo per competere. Certo arrivare a Parigi senza partite a Roma non è semplice
Quanto all’infortunio: “Io e il mio team pensavamo fosse poco grave, invece, dopo la risonanza abbiamo scoperto che c’è qualcosa che non va. Tornerò in campo se avrò recuperato al 100%. Io non ho fretta, curare il corpo è molto più importante di tutto il resto”.
Il calendario fitto di impegni e tre tornei importanti sulla terra tutti di fila, poi, prima a Montecarlo poi a Madrid qualcosa si è incrinato: “Ci sono infortuni che si possono prevenire e altri no, da questa situazione posso imparare e progredire. Alla mia età non si può essere perfetti, Adesso il mio obiettivo è andare a Torino alle Finals Atp”.
Binaghi: “Sinner ripartirà più forte di prima”
"La sua telefonata (che parlava dell’infortunio, ndr) è stata una coltellata – commenta Angelo Binaghi, presidente FITP -, pensavamo che il pericolo fosse scampato. Doveva essere la sua festa, erano 47 anni che un giocatore italiano non era il favorito di questo torneo ma credo che quella di Jannik sia la scelta giusta, noi siamo fiduciosi; ci ha insegnato che è dalle sconfitte che si deve imparare e che si devono trovare le forze per ripartire. Sono certo che con Jannik ripartiremo più forti di prima”.
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