Sinner, sfuma il settimo sigillo del 2024: Alcaraz trionfa in finale a Pechino
Lo spagnolo vince l’Atp 500 cinese battendo Jannik al tie-break del terzo set: un match pazzesco tra i padroni della scena
Pechino, 2 ottobre – Solo Carlos Alcaraz poteva battere Jannik Sinner, che non riesce a confermarsi re di Pechino. Ma che finale, che spettacolo. 7-6 (8), 4-6, 6-7 (3) il punteggio a favore del numero tre del mondo, che prevalendo sul nostro al tie-break dell’ultimo set fa un’impresa nell’impresa. L’altoatesino dominatore del ranking aveva vinto infatti 17 degli ultimi 18 giochi decisivi. Partita senza respiro, durata tre ore e mezzo, uno show sul cemento cinese che parla di una rivalità meravigliosa e di ragazzi eccezionali, già padroni della scena del tennis. L’azzurro sul trono del Atp vede interrompersi la striscia di 15 partite vinte consecutive (era imbattuto da Cincinnati), ma in questa stagione è comunque a 59 vittorie su 65 partite, una cavalcata che lo ha visto trionfare nei due Slam in Australia e Stati Uniti e nei i tornei di Rotterdam, Miami, Halle e Cincinnati. Possiamo anche pensare che il caso Wada abbia pesato sul suo rendimento, se è vero che – come ha dichiarato – la faccenda non o fa dormire certe notti. Nel primo set Jannik parte col freno tirato: la prima entra poco e in ogni caso non fa male. Pure la seconda non sembra dare garanzie. Carlos invece è più efficace al servizio e presenta al pubblico dello splendido impianto pechinese una variabilità di colpi subito straripante. Il break lo spagnolo lo mette a registro nel quarto game, dopo che già l’azzurro gli aveva annullato tre occasioni di strappare il servizio nel secondo gioco. Il livello poi si equilibra in campo, il numero uno acquisisce sempre più sicurezza e al nono game piazza il controbreak. Sul 6-5 per Alcaraz, l’azzurro annulla un’altra palla break e si va al gioco decisivo. Qui Sinner mette in campo tutta la sua pazzesca solidità. Sa che può recuperare da qualsiasi situazione, e infatti annulla due set point a Carlitos – uno con un ace, uno con una risposta da fantascienza – per poi involarsi.
Il secondo set viaggia a lungo sul filo dell’equilibrio, con entrambi i campioni sorretti da un servizio che non dà molte chance di risposta. Nel settimo game, Jannik annulla due palle break con la sua proverbiale freddezza nei momenti cruciali. In quello successivo, è Alcaraz a togliersi dai guai annullando a sua volta due break point, ed è 4-4. Nel nono gioco, l’azzurro cede il servizio dopo aver annullato una palla break. E’ 5-4 per Carlos. Che poi tiene la battuta e fa suo il secondo set col punteggio di 6-4. Nel terzo set, nel terzo gioco Jannik cede il servizio dopo un primo salvataggio pagando cara una seconda su cui Alcaraz si avventa come un leone. Il dritto devastante dello spagnolo porta avanti 2-1 e servizio il numero tre al mondo. Poi sul 3-1 per Alcaraz, l’altoatesino annulla la 14esima palla break concessa a Carlos nel match. Nell’ottavo game, sul 4-3 Alcaraz e servizio, il sussulto di Jannik che piazza il break a zero approfittando di tre errori dell’avversario. E’ 4-4. Si arriva al 5 pari, e poi al tie-break. Il regno di Jannik, che va avanti 3-0. Sembra fatta. Ma poi un Alcaraz irreale fa sette punti di fila e trionfa.
Nella capitale cinese si è tenuto il decimo duello fra l’altoatesino e lo spagnolo, di due anni più giovane, nel circuito Atp. Ma solo in un’occasione prima di oggi i due predestinati si erano affrontati in una finale: due anni fa sulla terra rossa di Umago, torneo Atp 250, si impose il nostro in tre set (6-7, 6-1, 6-1). In questa stagione, col risultato odierno, Alcaraz è avanti 3-0: Sinner battuto 1-6, 6-3, 6-2 nella semifinale a Indian Wells e 2-6, 6-3, 3-6, 6-4, 6-3 in semifinale a Roland Garros. Poi la finale in Cina che ha scritto un’altra grande pagina di una saga a due che sarà e che vogliamo infinita. Ora ci sono Shanghai, Parigi-Bercy, le Finals Atp e quelle di Davis. Sarà ancora spettacolo.
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