Sinner vince ma non diventa numero 1 del ranking. Le motivazioni

Australian Open 2024: l'altoatesino si impone in finale su Medvedev, ma non si sposta dalla posizione 4. Comanda ancora Djokovic, seguito da Alcaraz e poi proprio dal russo

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO
28 gennaio 2024

Melbourne (Australia), 28 gennaio 2024 - Dopo una battaglia lunga 3 ore e 46' e soprattutto 5 set, Jannik Sinner batte in rimonta Daniil Medvedev e diventa il primo italiano a trionfare all'Australian Open al termine di un match che metteva di fronte il numero 4 e il numero 3 del ranking ATP, che con i suoi intricati meccanismi continua a lasciare fuori dal podio il fuoriclasse azzurro.

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Jannik Sinner (Ansa)
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Le motivazioni

Il verdetto inesorabile era arrivato nei giorni scorsi al termine del match tra il russo, oggi sconfitto in finale e Alexander Zverev: grazie a quel successo, ottenuto a sua volta con una rimonta partita dallo 0-2, Medvedev era salito a 8.765 punti, diventando quindi irraggiungibile per Sinner, che grazie al suo primo Slam vinto in carriera si è issato a 8.310 punti. Dunque, l'appuntamento con la top 3 slitta per l'azzurro, che però si consola con un trionfo epico per la portata e per la modalità con cui è stato raggiunto. In realtà, i primi mattoncini per il successo di Melbourne erano stati apposti nei giorni scorsi: su tutti, basti citare la vittoria in semifinale su Novak Djokovic, che resta al comando del ranking ATP nonostante la prematura eliminazione incassata proprio per mano di Sinner. Il serbo, con i suoi 9.855 punti, tiene a distanza Carlos Alcaraz, forse una delle più grandi delusioni dell'Australian Open 2024: lo spagnolo in un certo senso deve ringraziare Sinner, che avendo battuto Medvedev blinda la sua seconda piazza, che altrimenti sarebbe stata a fortissimo rischio. L'iberico era stato eliminato, a sorpresa, da Zverev, che a sua volta mastica amaro per aver mancato l'appuntamento con l'ingresso in top 5. Insomma, il primo Slam dell'anno sposta gli equilibri del tennis mondiale, che si inchina all'astro nascente e sempre più brillante di Sinner, ma altera decisamente meno il ranking ATP, che resta cristallizzato nelle prime piazze: il re è ancora Djokovic, seguito da Alcaraz e poi da Medvedev, alla terza sconfitta in altrettante finali a Melbourne in quella che sembra ormai una vera e propria maledizione. Ai piedi del podio si staglia Sinner, che fa festa con questo piccolo cruccio di non aver completato la scalata. Se ne parlerà nei prossimi mesi: per ora l'altoatesino può godersi un successo, quello in terra australiana, inedito per l'Italia e, a livello di Slam, atteso addirittura dal 1976.

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