Tennis, Sinner: “Sono numero 3 del mondo, ma ho ancora molto da imparare”

L’altoatesino continua a predicare umiltà nonostante lo straordinario inizio di stagione. Poi la vita privata: “Voglio proteggere chi mi è vicino”

di MANUEL MINGUZZI -
22 febbraio 2024

Bologna, 22 febbraio 2024 – Fresco di numero tre, Jannik Sinner ora proseguirà la scalata alla classifica mondiale assaltando la posizione numero due dell’amico-rivali Carlos Alcaraz. Lo spagnolo è reduce da un infortunio alla caviglia e a breve arriveranno i tornei mille americani, prima della consueta campagna sul rosso europeo in primavera. Sinner ad una ulteriore prova del nove dopo aver vinto l’Australian Open e di recente il torneo 500 di Rotterdam. Ma si sa, l’umiltà di Jannik è proverbiale ed emerge anche ora, dopo risultati prestigiosi e che ormai vanno avanti dall’autunno scorso (Coppa Davis compresa). Alla base di tutto c'è una comunicazione chiara e la dedizione al lavoro.

Jannik Sinner
Jannik Sinner

Sinner: “Devo ancora imparare tanto”

Non troverete mai una dichiarazione fuori posto di Jannik Sinner, nemmeno ora che è un campione a tutti gli effetti dopo la vittoria del primo slam. Ma è proprio dal carattere e dall’umiltà che si distinguono i campioni dagli altri. Non si smette mai di imparare, questo è il mantra dell’altoatesino: “Sono numero 3, è un buon risultato e sono felice, ma devo lavorare ancora e prepararmi a tutto - le parole di Sinner a Vaity Fair - Ormai gli avversari mi conoscono, mi studiano e sanno le mie debolezze. Sono uno di quelli da battere e gli avversari sono forti, come Medvedev o Zverev, poi Alcaraz che ha già vinto due slam ed è più giovane di me. E Djokovic, che è sempre Djokovic”. Non si ferma sugli allori Sinner, anzi è proprio questo il momento in cui continuare a migliorare e non fermarsi mai. Jannik non si sentirà mai arrivato: “Posso ancora imparare molto dai miei errori - ancora Sinner - Adesso sto giocando bene ma so che potranno arrivare anche momenti più difficili e la cosa importante è lavorare ora per saperli affrontare poi. Sono uno che si vuole allenare e tanto e il mio team è molto paziente”. Talmente tanto dedito al lavoro e ai sacrifici che nemmeno il successo in Australia ha scomposto Sinner. Festeggiamenti sobri: “Il giorno dopo la finale sono tornato in Italia e la mattina seguente ero già in palestra. Non ho festeggiato in maniera esagerata e non ho bevuto perché non fa bene al corpo”, l’ammissione di Jannik. E sicuramente non troverete da Sinner dichiarazioni sulla sua vita privata: la sua missione è proteggere chi gli è vicino. “Voglio proteggere le persone che mi sono vicine e le voglio tenere fuori da tutto ciò. Per me è un compito da svolgere, per non dire un dovere”, la risposta di Jannik, che poi continua: “Sono sempre attento a quel dico e rispondere in modo sbagliato e non vero non mi aiuterebbe. Sono onesto e mi piace andare dritto al punto”. Come in campo, con le sue pallate di dritto e rovescio.

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