Finals NBA: Denver Nuggets ancora corsari a Miami: titolo a un passo

La franchigia del Colorado si impone al Kaseya Center 108-95 e si porta sul 3-1 nella serie

di MATTEO AIROLDI -
10 giugno 2023
Gordon (ANSA)

Gordon (ANSA)

Miami (Stati Uniti), 10 giugno 2023 – Continua l’inesorabile marcia dei Denver Nuggets verso il loro primo titolo NBA, che è ora a un solo successo di distanza (gara 5 si giocherà nella notte tra lunedì e martedì a Denver). Dopo aver sbancato Miami in gara 3 ed essersi ripresa il vantaggio del fattore campo, la franchigia del Colorado si è infatti concessa il bis al Kaseya Center sconfiggendo 108-95 i Miami Heat, alla quarta sconfitta interna consecutiva dopo le due rimediate contro i Celtics in finale di Eastern Conference e quella già citata di gara 3, e mettendo a segno il punto del 3-1 nella serie. Contrariamente a quanto successo poche sere fa, quando a fare la voce grossa furono Jokic e Murray, a mettere la firma su questa vittoria dei Nuggets ci hanno pensato le cosiddette seconde linee: in particolar modo uno straripante Aaron Gordon, autore di 27 punti (chirurgico 11/15 al tiro per lui) conditi con 7 rimbalzi e 6 assist ma soprattutto un devastante 29 di plus/minus. A dir poco decisivo, però, anche il contributo in uscita dalla panchina di Bruce Brown che ha chiuso la gara con un bottino di 23 punti, 11 dei quali siglati in uno scoppiettante quarto quarto quarto. Nikola Jokic – a lungo limitato da cinque falli – si è invece per così dire fermato a 23 punti, ai quali ha aggiunto 12 rimbalzi e 4 assist, mentre Jamal Murray ha portato a casa un bottino di 15 punti e 12 assist. Ai Miami Heat non sono bastate ben cinque uomini in doppia cifra, guidati dai “soliti” Jimmy Butler e Bam Adebayo: il numero 22 della franchigia della Florida, andato un po' a corrente alternata nel corso del match, ha portato a casa uno score personale di 25 punti, 7 rimbalzi e 7 assist, mentre il centro nativo di Newark ha mandato a referto l’ennesima doppia doppia (20 punti e 11 rimbalzi). A dir poco insufficiente, invece, il contributo fornito dal cosiddetto cast di supporto: basti pensare che Max Strus è rimasto a secco di punti, mentre Gabe Vincent ne ha portati a casa solo 2. Sufficienza in pagella, infine, per le prove in uscita dalla panchina di Kyle Lowry (13 punti e 7 assist) e Duncan Robinson (12 punti con 5/7 al tiro).  

La gara

Dopo un inizio un po’ contratto, Denver alza i giri del motore e l’asticella del proprio vantaggio fino al +7 grazie ai canestri di Murray e Brown (11-18). Miami, pur mostrando i chiari segni lasciati dalle fatiche degli ultimi impegni, non ci sta e risponde affidandosi a Jimmy Butler che ispira il 10-2 che permette agli Heat di terminare il quarto d’apertura con un punto di vantaggio (22-21). Un vantaggio illusorio, perché nelle prime battute del secondo quarto ha inizio lo show di Gordon: l’ex Magic manda a bersaglio otto punti in un fazzoletto di pochissimi secondi e lancia i Nuggets verso un nuovo tentativo di allungo: la fuga ospite si ferma però sul +9, perché Lowry di pura classe ed esperienza ci mette una pezza e permette agli Heat di rientrare negli spogliatoi con sole quattro lunghezze di ritardo (51-55). Lo spartito interpretato dalle due squadre resta del tutto simile nella ripresa: nella terza frazione Denver difende forte, trova giuste spaziature in attacco e tiri puliti, facendosi così trascinare dai guizzi di Gordon fino al +13 a 12’ dalla fine (73-86). La franchigia del Colorado non riesce però ad assestare il colpo del ko e così Miami tiene viva la fiammella della speranza che prende ulteriore vigore quando sale in cattedra Jimmy Butler che porta i suoi fino al –5 (81-86). Con Jokic costretto alla panchina per cinque falli a carico, devono allora pensarci Murray, Gordon ma soprattutto Brown (11 punti nel quarto quarto) a togliere dal fuoco le castagne e a lanciare i Nuggets verso il punto del 3-1.

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