Mondiali basket, Usa fuori dal podio: il bronzo è del Canada

Finisce 127-118. Trentanove punti di Brooks consegnano il bronzo al Canada all’overtime dopo che Bridges aveva pareggiato miracolosamente allo scadere: Usa fuori dal podio

di MANUEL MINGUZZI -
10 settembre 2023
Mondiali di basket, il bronzo al Canada (Ansa)

Mondiali di basket, il bronzo al Canada (Ansa)

Manila, 10 settembre 2023 - Si chiude senza medaglie la rassegna iridata del Team Usa che dovrà, gioco forza, fare riflessioni in ottica Olimpiadi 2024. La squadra di Steve Kerr è stata battuta dal Canada 127-118 nella finalina per il terzo posto con 39 punti di uno straordinario Dillon Brooks, che ha fatto a fette l’allegra difesa statunitense. A nulla è servito il miracolo di Bridges che aveva siglato allo scadere dei regolamentari l’incredibile tripla del pareggio. Gilgeous Alexander ha poi firmato i punti decisivi in avvio di supplementare per cementare la prima medaglia iridata della storia del Canada. E’ fallimento statunitense.

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La partita

Steve Kerr con rotazioni ridotte a nove giocatori per le assenze, tra gli altri, di Ingram e Banchero acciaccati, così il Canada non perdona in avvio e distribuisce un sontuoso primo quarto da ben 34 punti. Parte Dillon Brooks con il fuoco da lontano per il primo 8-0 canadese in appena un minuto e mezzo di gioco. Kerr trova qualcosa da Kessler e Bridges, ma soprattutto da Austin Reaves, mentre i canadesi si appoggiano anche a Powell, Barrett e Dort per mantenere un vantaggio consistente sul 16-8. Il Canada si issa anche alla doppia cifra di vantaggio, prima sul più undici a 2’43” dalla fine sul 28-17 con una tripla di Barrett, poi con il più 13 con una tripla di Ejim. Solo nel finale di periodo gli Usa, con Reaves e Portis, rientrano in scia accorciando a meno nove segnando una prima inversione di tendenza. Infatti, cambia totalmente la partita in avvio di secondo parziale; l’attacco Usa si esprime meglio ma è soprattutto in difesa dove Kerr stringe due viti difensive costringendo i canadesi a sortite individuali senza troppe idee. In tre minuti di gioco gli americani piazzano un parziale di 15-2 che ribalta la partita fino al sorpasso e al più 4 sul 40-36. E’ sempre Dillon Brooks ad accendere i suoi con una tripla che ferma l’emorragia per il meno uno. Si accende anche Gilgeous Alexander che propizia il nuovo sorpasso canadese sul 44-42, ridando fiato ai suoi che si erano inceppati in attacco in un difficile avvio di parziale. Ma resta comunque una partita per il terzo posto, che vale di più per il Canada che per gli Usa, e resta una partita di stampo ‘americano’ con difese allegre, attacchi estemporanei e meno organizzazione difensiva. Il vero uomo in più della squadra di Kerr in questo mondiale è Bridges che firma quattro punti in fila per la parità. Ora il match è punto a punto e con punteggio elevato per sforare, in proiezione, i 100 punti per entrambe. Brooks continua a fatturare per il Canada, Brunson risponde: 50-48 Usa a tre dal termine del secondo quarto. Difese rivedibili, gli attacchi sguazzano, banchetta Brooks che al 20’ chiude già con 21 punti e cinque su cinque da tre grazie a due triple per il nuovo vantaggio canadese: 58-56 all’intervallo lungo

Bridges miracolo, poi Gilgeous decide

Brooks non si ferma più e apre il fuoco anche a inizio terzo quarto, poi rubata e assist per Alexander e ancora tripla: 65-58 a 7’14” sul cronometro del terzo. Gli americani trovano fatturato da Bridges, Edwards e Brunson, ma le difese restano molto allegre e Barrett punisce dall’arco su una zona non molto convinta made in Usa. Si alzano ancora i punteggi, le due squadre raggiungono il 72-70 a cinque dalla fine del terzo con Brooks a 26 punti e 9 su 11 al tiro. Anche Gilgeous Alexander è in partita con canestro e fallo per il 77-73 e 20 punti segnati con 4’16” sul cronometro del terzo, ma gli Usa restano in scia aggrappandosi a un ottimo Edwards nonostante una difesa a maglie larghe, soprattutto con la zona che il Canada apre bene trovando spazi a centro area. Ci si mette anche Olynik con la tripla del più 8, si aggiunge quella di Alexander dall’angolo per il più 9 grazie ad una difesa altrui rivedibile. Che si difenda poco si evince dal punteggio al 30’: 91-82. Si registra una grande sofferenza degli Stati Uniti anche a rimbalzo, tre consecutivi in attacco consentono al Canada di piazzare il canestro con fallo di Olynik per il 94-84. Serve un atteggiamento diverso agli Usa e arriva. C’è un parziale di 14-3, propiziato dalla difesa, che porta la squadra di Kerr a sopravanzare con Edwards sul 96-94. Finale punto a punto, Dort e Brooks segnano i canestri del pareggio canadese, poi Barrett quello del sorpasso con la quota 100 e il più due. Finale al cardiopalma. Reaves pareggia, Hart sorpassa, poi Barrett mette la tripla del 103-102, subito rintuzzata da Bridges, poi Brooks contro sorpassa sul 106-105 prima che Edwards in entrata di potenza firmi il 107-106 Usa. Nell’ultimo minuto Brooks fa uno su due ai liberi per il pari, dall’altra parta mattonata di Halibruton subito punita da due punti di Gilgeous Alexander per il 109-107 e Brooks prende il rimbalzo al possesso successivo, con fallo, che può valere la partita: due su due ai liberi e 111-107. Brooks difende anche e stoppa Reaves a 5” secondi dalla fine, ma Bridges a rimbalzo si prende due liberi. Quale scelta fare? Kerr ordina di segnarli entrambi, ma il giocatore sceglie diversamente e fa uno su due per sperare in un rimbalzo favorevole. E cosa accade? Che gli Usa smanacciano, con una invasione non riscontrata, e Bridges piazza incredibilmente la tripla a sei decimi dalla fine: 111 pari. Con l’ultimo possesso Olynik prende il ferro da otto metri. Overtime. L’inerzia, in teoria in mano Usa, è invece del Canada che sfrutta sette punti in due minuti di Gilgeous Alexander per indirizzare subito il supplementare e la medaglia di bronzo. Poi la tripla di Barrett vale la staffa e il più nove a un minuto dalla fine. L’America finisce come peggio non può con l’espulsione di Portis e il Canada può festeggiare la prima medaglia mondiale della sua storia. Finisce 127-118. Stati Uniti fuori dal podio.

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