Nba, Gallinari tagliato da Detroit. A Los Angeles inaugurata la statua per Kobe

L'azzurro è adesso free agent. I risultati della notte: Minnesota sconfigge Milwaukee, volano Cleveland e Phoenix

di FRANCESCO BOCCHINI -
9 febbraio 2024
Kobe Bryant

Kobe Bryant

Milano, 9 febbraio 2024 – Danilo Gallinari non resterà a Detroit. Sfuma quindi la possibilità di vedere con la maglia dei Pistons in contemporanea due azzurri (l'altro è Simone Fontecchio). Il classe '88, che era arrivato nella squadra con il peggior record della lega attraverso lo scambio con i Washington Wizars, è stato rilasciato, diventando così free agent. Il che significa che da adesso potrà accasarsi altrove. Magari in una contender per il titolo Nba. Oppure ai Los Angeles Lakers, una delle formazioni che sembra aver manifestato il maggior interesse nei suoi confronti. L'ex New York e Denver, fra le altre, chiude la sua esperienza brevissima in quel di Detroit (appena sei presenze) con una media di 8.7 punti a partita, in nemmeno 15 minuti d'impiego ad allacciata di scarpe. 

La statua per Kobe

Restando sempre in tema di extra campo, nella notte italiana i Lakes hanno inaugurato la prima delle tre statue dedicate a Kobe Bryant. Non casuale la data: 8 febbraio 2024, in onore dei due numeri indossati dal Black Mamba. L'opera, installata all'esterno della Crypto.com Arena, ritrae il cinque volte campione Nba con la "8" dei gialloviola (vestita dall'esordio nella lega fino alla stagione 2006/07) mentre esce dal campo con il dito puntato verso il cielo dopo aver realizzato 81 punti (ossia il maggior bottino in una singola gara dopo i 100 messi a referto da Wilt Chamberlain) il 22 gennaio 2006 in occasione del match casalingo contro i Toronto Raptors. Alla cerimonia hanno partecipato, oltre alla moglie Vanessa Bryant, vedova di Kobe, anche Jeanie Buss, proprietaria dei Lakers, Stu Lantz, commentatore televisivo dei gialloviola, l'ex coach Phil Jackson, Kareem Abdul Jabbar e un compagno di squadra di Bryant come Derek Fisher. Questa non sarà l'unica statua dedicata a Kobe: ne arriveranno una con il numero 24 e l'altra con la figlia Gigi, anch'essa scomparsa nel tragico incidente in elicottero del 26 gennaio 2020.

I risultati della notte: Lakers ko, Minny meglio di Milwaukee 

Dopo lo svelamento della statua, sul parquet i Lakers hanno incassato la sconfitta per 114-106 contro i Denver Nuggets. Inutili per i gialloviola le prove di Davis (32 punti), LeBron James (25) e Reaves (15 punti e 10 assist). Dall'altra parte, doppie doppie per Murray (29 punti e 11 assist) e Jokic (24 punti e 13 rimbalzi), con Porter ad aggiungere 27 punti. Nel big match fra Milwaukee e Minnesota, a festeggiare sono stati i Timberwolves per 129-105 grazie in particolare ai 26 punti di Edwards. I Bucks, privi di Lillard e Middleton, hanno avuto poco da Giannis Antetokounmpo (17 punti) e pochissimo dalla loro difesa.

Doncic e Curry micidiali 

Un super Doncic da 39 punti e 11 assist è risultato decisivo per il successo dei Dallas Mavericks in quel di New York contro i Knicks di DiVincenzo (36 per lui), così come Curry (42 punti) lo è stato nella vittoria 131-109 dei Golden State Warriors a Indiana. Non si ferma la corsa dei Phoenix Suns, che contro gli Utah Jazz (129-115 con 61 punti della coppia Durant-Beal) hanno conquistato la 12esima affermazione nelle ultime 15 uscite, e dei Cleveland Cavaliers, all'ottavo successo consecutivo (118-95 ai danni dei Brooklyn Nets), nonché il 16esimo nelle ultime 17 partite. A completare il quadro dei risultati  ecco la vittoria per 118-110 dei Chicago Bulls ai danni dei Memphis Grizzlies, quella per 127-11 degli Orlando Magic contro i San Antonio Spurs e infine l'affermazione per 128-122 dopo un tempo supplementare dei Detroit Pistons sul campo dei Portland Trail Blazers

Leggi anche: Basket Eurolega, Shields e Mirotic da urlo: l'Olimpia Milano piazza il colpaccio contro il Real

Continua a leggere tutte le notizie di sport su