Olimpia Milano Virtus Bologna oggi, la Vu nera sogna l’impresa scudetto

Ad Assago va in scena l’ultimo duello tra le due squadre più importanti e iconiche del nostro campionato. Da Shields a Belinelli, da Datome a Teodosic: un pieno di stelle e un grande spot per tutto il movimento

di MASSIMO SELLERI
22 giugno 2023
Virtus Bologna: una notte che vale la storia. Nella foto Marco Belinelli in azione

Virtus Bologna: una notte che vale la storia. Nella foto Marco Belinelli in azione

Bologna, 23 giugno 2023 – La settima gara di finale tra la Virtus e Milano che si disputerà questa sera (ore 20.30 diretta Canale Nove) al Forum di Assago non assegna solo il centunesimo scudetto nella storia della pallacanestro italiana, ma è una sfida più ampia e significativa: è anche il confronto tra due società che hanno stili e filosofie diverse.

E’ impossibile dire quale sia la migliore perché i due club sono radicati in realtà completamente diverse. Bologna con la università più antica in tutto il mondo è legittimamente la capitale della cultura italiana, mentre la città lombarda, ospitando la Borsa nazionale, è il faro su cui gira tutta l’economia dello Stivale.

Il primo riflesso di questo retroterra è che la V nera durante l’anno non ha aggiunto nessuno pur dovendo fare i conti anche con infortuni lunghi in cui sono inciampati alcuni giocatori chiave come Isaia Cordinier e, anzi, dopo le prime giornate di campionato ha pure lasciato partire il playmaker Michele Ruzzier.

Milano, invece, ha utilizzato tutti i diciotto tesseramenti a disposizione di un club di serie A per porre rimedio agli infortuni e per aggiustare una stagione che a livello europeo non ha affatto soddisfatto.

Scariolo , pur con qualche mal di pancia dovendo fare a volte i conti con le tante assenze, ha avuto la possibilità di lavorare con lo stesso gruppo dall’inizio dell’anno, mentre Messina ci ha messo un po’ a trovare la quadra, anche se alla fine quando ha fatto una scrematura dei suoi giocatori ha ottenuto i risultati sperati sia in Eurolega che in campionato.

Entrambe le formazioni non sono riuscite a qualificarsi per i playoff del massimo campionato continentale, ma se la Virtus ha avuto i tanti alti e bassi tipici di chi è un novizio dei livelli così alti, Milano per la parte finale del suo cammino continentale avrebbe meritato di raggiungerli.

Chiaramente oggi le due squadre in campo vorranno dimostrare che lo stile del proprio club è quello più vincente, mettendoci dentro anche l’orgoglio di due imprenditori che sono entrati nel mondo della pallacanestro per divertirsi nell’unico modo che conoscono, quello di festeggiare puntualmente un successo.

In questa stagione la V nera ha già conquistato la SuperCoppa (dopo aver eliminato in semifinale proprio la squadra di Messina), mentre i biancorossi sono a caccia di un trofeo che dia un sapore diverso a questa annata sportiva, dato che gli scudetti in bacheca sono già ventinove e il trentesimo significherebbe entrare ufficialmente nella storia dello sport italiano.

La Milano da bere patria degli yuppies e la "rossa" Bologna sono due ricordi ormai lontani degli anni ’80, eppure Melli e Datome ricordano un po’ quella eleganza tipica di quei tempi, mentre sia Hackett che Pajola innestano il loro talento su una dimensione indubbiamente operaia.

Contrasti che se stanno lontani dalle polemiche e garantiscono gare avvincenti e spettacolari non possono che fare il bene di questo sport sempre alla disperata ricerca di maggiore visibilità.

Arbitrano Lanzarini, Mazzoni e Bartoli.

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