Bologna, corsa Champions e Juve nel mirino. Ora Thiago può fare lo sgambetto ad Allegri
Nelle ultime 9 giornate, Ferguson e compagni hanno guadagnato 17 punti sui bianconeri. E a Torino ora pensano proprio a Motta
Bologna, 3 aprile 2024 – Chissà se ieri mattina, passeggiando serenamente per le vie del centro insieme alla sua bellissima e numerosa famiglia (e sorridendo dietro un paio di occhiali da sole a una città ai suoi piedi), Thiago Motta abbia pensato a che architetto bizzarro sa essere a volte il destino.
A furia di inanellare vittorie – 8 nelle ultime 9 giornate – il pilota di un Bologna che oggi tocca con mano il sogno Champions è arrivato a un passo, ovvero due punti in classifica, dal poter mettere la freccia addirittura sulla Juve, terza forza, in crisi nera, del campionato.
Da quel 27 agosto allo Stadium, funestato dal rigore clamorosamente negato ai rossoblù dall’arbitro Di Bello per il contatto tra Iling Junior e Ndoye in area bianconera, sono trascorsi più di sette mesi.
Quel furto acclarato, nonché certificato dal designatore Rocchi, si consumò alla seconda giornata di campionato e con un Bologna che allora era ancora un cantiere aperto nessuno, tanto meno Motta, poteva immaginare che quella stessa Juve in coda alla stagione sarebbe diventata una concorrente per il terzo posto.
Juve su Motta
Con un paradosso che rende ancora più bizzarro il potenziale corso del destino: se a fine campionato Motta in classifica riuscisse a scavalcare Allegri rafforzerebbe clamorosamente la propria candidatura alla successione, in bianconero, del tecnico livornese.
Roba impensabile fino a solo due mesi fa, quando Allegri viaggiava col vento in poppa. Poi il vento per i bianconeri si è fermato e Motta, nelle ultime 9 giornate, ha mangiato ad Allegri quasi tutta la dote, recuperando ben 17 punti di disavanzo: 24 i punti conquistati dal Bologna in questo segmento di campionato (solo l’Inter ne ha racimolato uno in più) contro i 7 dei bianconeri.
Dopodiché, quand’anche Motta centrasse un incredibile terzo posto è tutto da dimostrare che col Bologna in Champions Thiago a giugno volti le spalle ai rossoblù per farsi garante di una complicata, e non priva di insidie, rifondazione bianconera.
Troppe variabili, in ogni caso, anche per chi non ragiona come Motta, che a questo punto del ragionamento avrebbe già tagliato corto con un perentorio "testa al Frosinone".
Gli scontri diretti
Difficile dargli torto. Da qui al weekend del 19 maggio, quando la Signora sarà di scena al Dall’Ara, ci sono sei partite cruciali da giocare, compreso lo scontro diretto con la Roma in programma il 22 aprile all’Olimpico.
E in chiave Champions sarà proprio la sfida con i giallorossi (in queste ore furibondi con l’arbitro Marcenaro per il rigore negato a Zalewski nel secondo tempo della sfida col Lecce) il crocevia più importante delle otto partite che restano.
Il margine di vantaggio sulla Roma oggi è di 5 punti mentre sono 7 quelli che separano i rossoblù dall’Atalanta, che però deve recuperare la gara con la Fiorentina.
Ricapitolando: la Juve è a un’incollatura, ma da qui al 19 maggio il cammino è lungo, mentre Roma e Atalanta oggi possono solo inseguire la lepre rossoblù. Detto che alla peggio sarà Europa League comunque vada sarà un trionfo.
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