La magia di Orsolini stende l'Inter in pieno recupero. Il Napoli aggancia i nerazzurri in vetta

Il Bologna batte i nerazzurri 1-0 grazie alla rovesciata del suo numero 7 e riprende la corsa verso l'Europa

di MATTEO AIROLDI
20 aprile 2025
La mezza rovesciata di Orsolini che condanna l'Inter alla sconfitta all'ultimo minuto di recupero

La mezza rovesciata di Orsolini che condanna l'Inter alla sconfitta all'ultimo minuto di recupero

Bologna, 20 aprile 2025 – Una fantastica rovesciata di Riccardo Orsolini stende l’Inter in pieno recupero (i nerazzurri restano così a pari punti in vetta con il Napoli) e rilancia le ambizioni europee del Bologna che rialza poderosamente la testa dopo il passo falso di Bergamo. Una magia capace di risolvere una gara senza dubbio più frizzante in un primo tempo iniziato meglio dai nerazzurri e chiuso in crescendo dai rossoblù che a loro volta hanno almeno un paio di ghiottissime palle gol. Dopo l’intervallo le cose sono però cambiate con lo spettacolo che è calato e l’intensità e il nervosismo che sono invece saliti esponenzialmente (espulsi il vice di Inzaghi Farris e il tecnico del Bologna Italiano) fino alle battute finali in cui il gioco dei felsinei ha ritrovato grande vigore e ha portato al guizzo vincente e risolutivo di Orsolini.  

Le scelte di Italiano e Inzaghi

Il tecnico del Bologna Vincenzo Italiano deve fare i conti con diverse assenze e si affida al collaudato 4-2-3-1: tra i pali, al posto dell’infortunato Skorupski, c’è Ravaglia, protetto da una linea a quattro di retroguardia formata da Holm e Miranda sugli esterni e la coppia di centrali Beukema-Lukumi. Davanti alla difesa, visti i problemi accusati da Ferguson, c’è Aebiscer al fianco di Freuler, mentre Ndoye, Odgaard e Dominguez – preferito ad Orsolini – agiscono sulla trequarti, alle spalle della punta che è Dallinga, alla quarta di fila da titolare (Castro parte dalla panchina). Simone Inzaghi risponde schierando la sua Inter con il consueto 3-5-2: Pavard, Acerbi e Bastoni formano il terzetto di centrali a protezione del portiere Sommer. Le fasce sono invece di competenza di Darmian e Carlos Augusto, con Barella, Calhanoglu, e Mkhitaryan in mezzo al campo. Davanti, infine, tandem d’attacco tutto argentino, con il “Tucu” Correa preferito ad Arnautovic e Taremi per sostituire l’infortunato Thuram e affiancare Lautaro Martinez.

Primo tempo frizzante e ad alti ritmi

L’Inter scende in campo con grande cattiveria agonistica e dopo appena 3’ lancia un segnale molto chiaro al Bologna con il tiro morbido ma velenoso di Lautaro, deviato in corner dall’attento Ravaglia. E proprio dagli sviluppi del calcio d’angolo battuto da Calhanoglu, nasce la seconda palla gol dell’Inter, firmata da Carlos Augusto che di testa spedisce il pallone sul fondo a pochi centimetri dal palo. Il Bologna ha però la grande forza mentale di riuscire prontamente a riordinare le idee e di mettere in atto quel pressing alto che è il vero e proprio marchio di fabbrica rossoblù: una pressione fatta di continui raddoppi che mandano in tilt le trame di gioco dei nerazzurri e danno fiducia alla squadra di Italiano, la quale si affaccia dalle parti di Sommer per la prima volta con pericolosità grazie a Ndoye, che al 17’ tenta la conclusione mancina dal limite, che esce di poco. La mole di gioco felsinea, però, cresce con costanza e al 28’ arriva la seconda e ancor più nitida palla gol dei padroni di casa: tutto parte dall’uno contro uno di Ndoye che punta e supera Acerbi per poi servire con un cross basso Dallinga che colpisce a botta sicura ma trova la decisiva deviazione di Pavard che a un passo dalla linea di porta evita il vantaggio avversario. Come prevedibile, i ritmi nell’ultimo spicchio di primo tempo si abbassano e l’Inter cerca di approfittarne riguadagnando campo e creando al 34’ l’ultima vera, opportunità dei 45’ iniziali con la spizzata di Bastoni a seguito di un corner, che termina di pochissimo alta sopra la traversa della porta rossoblù.

Orsolini la risolve con una rovesciata

La gara ricomincia senza sostituzioni da parte di Italiano e Inzaghi, con tanta intensità su entrambi i fronti con l’Inter che prova ad aggirare la pressione dei rossoblù cercando la profondità. I rossoblù dopo qualche minuto protestano per un contatto vigoroso in area tra Bastoni e Dallinga ma per vedere i primi, timidi sussulti della ripresa bisogna attendere il 53’, minuto in cui Correa spreca dal vertice dell’area sparando il pallone alle stelle. Immediata la replica del Bologna con Dominguez che, sugli sviluppi di un calcio di punizione, non inquadra lo specchio della porta avversaria con un destro a giro. Nel frattempo, gli animi si scaldano sia in campo che sulle panchine, con l’arbitro Colombo che estrae un doppio rosso per il tecnico del Bologna Italiano e per il vice di Inzaghi Farris, dopo uno scambio ravvicinato acceso. I cartellini (arrivano anche i gialli per Ndoye e Bastoni) non bastano comunque a riportare pienamente l’ordine sul terreno di gioco dove continua a regnare il grande agonismo, e spingono Inzaghi ai primi cambi: al 65’ entrano infatti Dimarco e Frattesi al posto degli ammoniti Bastoni e Mkhitaryan e 4’ più tardi anche Taremi che sostituisce il “Tucu” Correa, mentre nel Bologna il primo ad entrare, al 69’, è Orsolini che rileva Dominguez e si posiziona sulla destra con Ndoye che trasloca sull’out mancino. Alo netto delle sostituzioni, il canovaccio del match resta comunque invariato, con continui duelli soprattutto a centrocampo e la totale assenza – in controtendenza rispetto a quanto visto nei primi 45’ – di vere palle gol. Per vedere la prima, vera fiammata della ripresa bisogna così attendere l’80’ quando Lautaro Martinez, a seguito di una rimessa laterale, sfrutta un’incertezza in uscita di Ravaglia e di testa spizza il pallone sul palo, ma tutto viene comunque vanificato dalla carica irregolare del “Toro” argentino sul portiere rossoblù. Il Bologna incassa e replica rigettandosi in avanti e sfiorando a sua volta il vantaggio con il colpo di testa di Cambiaghi che sfila sul fondo a pochi centimetri dallo specchio della porta. Nel finale, allora, Inzaghi cerca di giocarsi il tutto per tutto gettando in mischia anche Bisseck e l’ex di giornata Arnautovic e il Bologna replica con gli innesti di Fabbian e Moro per Odgaard ed Aebischer. È però il Bologna a crederci con maggiore convinzione e, proprio all’ultimo respiro, arriva la magia di Riccardo Orsolini che in rovesciata sugli sviluppi di una rimessa laterale realizza la rete che vale i tre punti per il Bologna. Il tabellino: Bologna (4-2-3-1): Ravaglia; Holm, Beukema, Lucumì, Miranda; Aebischer (dall’87’ Moro), Freuler; Ndoye (dal 76’ Cambiaghi), Odgaard (dall’87’ Fabbian), Dominguez (dal 69’ Orsolini); Dallinga (dal 76’ Castro). All. Italiano. Inter (3-5-2): Sommer; Pavard, Acerbi, Bastoni (dal 65’ Dimarco); Darmian (dall’87’ Bisseck), Barella, Calhanoglu, Mkhitaryan (dal 65’ Frattesi), Carlos Augusto; Correa (dal 69’ Taremi), Lautaro Martinez (dall’87’ Arnautovic). All. Inzaghi. Marcatori: Orsolini ( Bologna 90+4’). Note – Ammonizioni: Mkhitaryan (Inter), Ndoye (Bologna), Bastoni (Inter), Correa (Inter), Castro (Bologna), Arnautovic (Inter), Orsolini (Bologna). Espulsioni: Italiano (tecnico Bologna) e Farris (viceallenatore Inter).

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