Fabbian, macchina da gol: dal Bologna all’Under 21
Il centrocampista si conferma arma letale anche con gli azzurrini. Ma Spalletti lo aspetta a braccia aperte nella Nazionale maggiore
Due qualità nel calcio moderno fanno di un buon centrocampista un top player: la fisicità e l’attitudine al gol. Difficile stabilire chi, tra Beppe Marotta e Giovanni Sartori, venerdì notte al Manuzzi si fregasse di più le mani per un altro venerdì da leoni di Giovanni Fabbian. Allo stato attuale delle cose Fabbian (cha Thiago chiama Gìo) è per intero un calciatore del Bologna, ma nel giugno 2025 si aprirà una finestra che consentirà all’Inter di riacquistare il cartellino del centrocampista.
Ceduto la scorsa estate per 5 milioni al Bologna, tra un anno i nerazzurri potranno riprenderselo a 12: con questi chiari di luna è quasi inevitabile che ciò accadrà, ma la storia è ancora tutta da scrivere. E, quel che più conta, da qui al giugno 2025 sarà una storia a tinte rossoblù.
Nell’attesa, Fabbian ha firmato un altro venerdì da leoni. Venerdì 15 marzo al Castellani, prima della sosta, il suo gol al 94’ ha regalato al Bologna la vittoria sul campo dell’Empoli, mattone pesantissimo nella costruzione di quel capolavoro, che oggi è un ‘work in progress’, chiamato qualificazione alla Champions League.
Sette giorni dopo il teatro delle sue performance sotto rete è stato il Manuzzi di Cesena, dove l’Under 21 di Nunziata ha archiviato la pratica Lettonia grazie al gol del 2-0 firmato al 79’ proprio dal centrocampista di Motta.
Fabbian e il gol. In campionato, alla sua prima stagione di serie A, ne ha già segnati 5 in 848 minuti: in pratica uno ogni 170 giri di lancette (solo Orsolini in questa speciale classifica lo precede, avendo realizzato un gol ogni 153 minuti). Ma con l’Under 21, se possibile, davanti alla porta Fabbian è ancora più letale: in 241 minuti di azzurrino, spalmati su 5 apparizioni, il classe 2003 di Rustega (frazione di Camposampiero, in provincia di Padova) ha già messo a segno 2 reti. Tradotto: un gol ogni 120 minuti. E tutti segnati con la facilità dell’uomo d’area, che non è precisamente la caratteristica che ti aspetteresti da un mediano.
Ma il calcio è cambiato e il mediano è diventato un ‘tuttocampista’ chiamato a fare la differenza non solo nelle due fasi, di possesso e di non possesso, ma anche nelle due aree. Dove arriverà di questo passo il ragazzo di Rustega è facile prevederlo: lo ha svelato senza troppi giri di parole il ct della nazionale azzurra Luciano Spalletti.
"Fabbian sarebbe stato con noi se non ne avesse avuto bisogno l’Under 21", ha detto qualche giorno fa il pilota della nazionale maggiore, che a giugno guiderà l’Italia a Euro 2024 in Germania.
Con Fabbian tra i convocati? E’ una domanda che riguarda anche Calafiori, altro rossoblù protagonista nella notte del Manuzzi, titolare nel ruolo di difensore centrale con licenza di offendere che il ct Nunziata sembra aver ereditato pari pari da Motta. Venerdì notte Calafiori è stato il primo ad abbracciare Fabbian dopo il gol del 2-0 alla Lettonia. Immagine plastica di un Bologna che punta alla Champions facendo leva sulla ‘meglio gioventù’ nazionale.
Continua a leggere tutte le notizie di sport su