Fretta da Champions, Bologna all-in su Italiano. Sul tavolo un biennale: risposta attesa oggi

Contatti assidui nelle ultime ore, Casteldebole accelera con l’ex viola: 2 milioni a stagione più bonus con opzione per il terzo anno

di MARCELLO GIORDANO
4 giugno 2024

Vincenzo Italiano, 47 anni: ha lasciato la Fiorentina dopo 3 stagioni e tre finali, due di Conference League e una di Coppa Italia tutte e tre perse (Ansa)

Bologna, 4 giugno 2024 – Vincenzo Italiano a tutti i costi, per non rischiare di iniziare la stagione della Champions con il piede sbagliato. Il Bologna ha incontrato a cena il tecnico che ha dato l’addio alla Fiorentina domenica sera ieri: obiettivo, risentirsi oggi, per la fumata bianca. Ci conta il club rossoblù, che ha aspettato Italiano per una settimana, segnale che l’ex Spezia era comunque in cima ai pensieri della dirigenza rossoblù.

Segno pure che c’è qualche resistenza da vincere o dettaglio da appianare e segnale da lanciare. Perché è vero che la Champions è obiettivo ghiotto per qualunque tecnico ambizioso e in rampa di lancio, ma lo è altrettanto che nel percorso di crescita di un allenatore Bologna, il prossimo anno, è sfida ardua: fare meglio di Thiago Motta, per dirla in parole povere, è sfida affascinante ma complicata. Infatti, Raffaele Palladino si è sfilato dall’attesa.

Capito di essere una seconda scelta, dopo una settimana di trattativa e attesa medita di mollare il suo agente e tratta per chiudere con la Fiorentina. A maggior ragione, in casa Bologna, si punta tutto su Italiano: per non rischiare di rimanere con il cerino in mano e dover optare su una soluzione tampone. Nelle ultime ore è andato in scena l’incontro con Italiano, contatti tra le parti anche ieri. Le sensazioni a Casteldebole sono positive: ovvero si punta alla fumata bianca in giornata, con contratto biennale da circa 2 milioni più bonus con opzione per un terzo anno. Detto delle condizioni economiche, è stato discusso anche l’aspetto ambientale e della gestione.

Perché Italiano avrà voce in capitolo sugli acquisti, ma al netto di eventuali divergenze di opinione, sarà il club ad assumersi l’onere e l’onore delle scelte nella stagione che porterà alla Champions e all’obiettivo di confermarsi ai piani alti: insomma, di fronte a possibili scommesse sbagliate sarà la dirigenza ad assumersi la responsabilità, sgravando il tecnico da possibili fraintendimenti con la piazza. Anche questo è tema sensibile per Italiano, dopo due anni di rapporto tra amore e odio con la piazza Fiorentina, per evitare confusione tra obiettivi reali e potenziali ambizioni di crescita. Per la dirigenza rossoblù Italiano è la prima scelta: viceversa non lo avrebbe atteso, giocando su più tavoli aspettando il recupero con l’Atalanta e la finale di Conference League viola. Lo è per Sartori, che lo ha avuto da giocatore al Chievo. Lo è per una questione di sistema di gioco, che può variare dal 4-2-3-1 al 4-3-3 e darebbe modo di puntare sulla continuità dopo la gestione Motta, senza stravolgimenti. Lo è pure perché Italiano è tecnico emergente, che conosce la gestione dell’impegno europeo infrasettimanale. Aspettando Italiano e giocando su più tavoli rischia pure di rimanere con il cerino in mano qualora il tecnico dovesse rifiutare, corteggiato sotto banco dalla Lazio e dal Nottingham. Ma dopo la cena di ieri a Casteldebole traspare ottimismo. Oggi, il responso definitivo. 

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