Thiago-Zirkzee, coppia da sogno. Si illumina la strada per l’Europa

A Milano Motta ha ingabbiato Pioli, Zirkzee ha segnato e incantato: riprendono quota le ambizioni del Bologna, ma occhio al mercato

di MASSIMO VITALI -
29 gennaio 2024
Thiago-Zirkzee, coppia da sogno. Si illumina la strada per l’Europa

Thiago-Zirkzee, coppia da sogno. Si illumina la strada per l’Europa

Bologna, 29 gennaio 2024 – Sabato notte un rabbuiato Stefano Pioli, smaltita a fatica la rabbia per i due calci di rigore gettati al vento dai suoi, quando gli hanno chiesto di commentare la prova di Joshua Zirkzee si è quasi illuminato: "E’ un gran giocatore. Lo seguivo fin dai tempi del Bayern e anche dopo, quando è arrivato in Italia al Parma. Giocatore fantastico, di qualità e fisicità: ha tutto". Nessuno a quel punto si è azzardato a chiedergli se gli piacerebbe il prossimo anno allenarlo al Milan, semplicemente perché Pioli la certezza di essere anche nel 2024-25 l’allenatore del Milan non ce l’ha. E chi è dentro alle segrete stanze rossonere aggiunge un dettaglio: se l’avventura rossonera di Pioli a giugno terminasse il nome in cima alla lista della dirigenza milanista è proprio quello di Thiago Motta.

Thiago & Joshua

Thiago & Joshua: attenti a quei due. Due che non sta scritto da nessuna parte che a luglio non possano di nuovo convivere sotto il tetto di Casteldebole, al di là dei tanti inevitabili appetiti di cui oggi sono l’oggetto. Quello che invece sta scritto nei numeri e nelle prestazioni è che in coppia Thiago e Joshua continuano a rappresentare il viatico più efficace per far viaggiare il Bologna a un ritmo da Europa. Motta, reduce da un mese di risultati in tono minore, aveva bisogno di dare una lustratina alla medaglia del Bologna squadra rivelazione del campionato. Lo ha fatto incartando per larghi tratti di partita un collega navigato come Pioli e ripresentando al Meazza la versione migliore della sua squadra: compattezza tra le linee, ruoli interscambiabili e capacità di stare dentro alla partita fino al novantaduesimo, che è il minuto in cui Orsolini dal dischetto ha riacciuffato i rossoneri. Da un anno a questa parte col Bologna di Motta non c’è big che tenga: domate tutte, compreso il Milan per l’appunto, che dopo il ko inflitto ai rossoblù alla prima di campionato (0-2) era l’unico scalpo illustre che mancava alla collezione del tecnico italobrasiliano.

Certo mettere paura al Milan è più facile se nel concerto torna a suonare un artista straordinario come Zirkzee. Joshua a Cagliari era squalificato e sarebbe eccessivo sostenere che senza di lui il Bologna sull’isola abbia fatto scena muta: la prestazione, nonostante la sconfitta (1-2), quindici giorni fa c’è stata, ma alla fine la squadra di Thiago si è fatta piegare da quella di Ranieri perché davanti le mancava il supremo regolatore della manovra, l’attaccante che con i suoi gol e i suoi movimenti detta i ritmi di tutta la fase offensiva. Otto reti dopo 22 giornate di campionato, dovendo però recuperare la gara con la Fiorentina, sono un bottino che era difficile immaginare a luglio. Difficile anche immaginare che il trittico di gare al Dall’Ara che adesso attende i rossoblù possa spegnere la fiamma d’Europa che si è riaccesa al Meazza: tra Sassuolo (3 febbraio), Lecce (11 febbraio) e Fiorentina (14 febbraio) il Bologna può tornare ad accelerare anche a livello di punti. Grazie alla premiata ditta ‘Thiago & Joshua’.

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