Baggio: “Mazzone un gigante di umanità”. Così il mondo del calcio ricorda Carletto
L’omaggio di Signori e Totti, l’aneddoto di Buffon, il cordoglio dei tanti club che ha guidato. I messaggi in onore del tecnico, morto a 86 anni
Roma, 19 agosto 2023 – “Buon viaggio Carletto, sempre nei nostri cuori”. Con queste parole Bruno Conti, storico calciatore della Roma e campione del mondo nel 1982 saluta Carlo Mazzone, l’ex allenatore morto oggi a 86 anni, cuore romano e romanista, ma tecnico di tutti.
Il mondo del calcio si stringe nel ricordo del recordman di panchine in Serie A: 792. Lanciato come allenatore dall’Ascoli, Mazzone ha guidato tante squadre, dal Bologna alla Fiorentina, dal Cagliari alla ‘sua’ Roma dove per primo intuì il talento di Francesco Totti, dal Brescia di Roberto Baggio al Livorno, con cui, all’età di 70 anni concluse la sua carriera. In tanti nell’ambiente l’hanno conosciuto e apprezzato e ora gli rendono omaggio.
Roberto Baggio
Per Roby Baggio Mazzone era “un gigante di umanità. Gli ho voluto e gli voglio bene perché è sempre stato un uomo puro. Con lui c'era un rapporto senza filtri di rispetto reciproco. Lui più di tutti aveva capito che persona sono”. Parole di grande riconoscenza quelle del ‘codino’. Mazzone “è andato oltre quello che gli avevano raccontato di me. Dicevano che rompevo gli spogliatoi, che litigavo con gli allenatori. Cazzate! Una verità disintegra mille bugie e chi ha giocato con me, a parte qualche ruffiano, sa che persona ero. Che persona sono. Ecco, Mazzone lo aveva capito subito”. Per questo “avrei fatto qualsiasi cosa per lui”.
Anche Andrea Pirlo deve molto a Mazzone, che lo inventò regista nel Brescia. “Sono orgoglioso di averti incontrato e che tu mi abbia fatto crescere come uomo e come calciatore. Ancora una volta grazie di tutto Carletto”. Il campione del mondo 2006 posta la foto di un Mazzone rabbioso che in tuta del Brescia corre verso la curva dei tifosi dell'Atalanta.
Da Totti a Signori
Beppe Signori rammenta di averlo incontrato “nel momento più difficile della mia carriera, ma la ritengo una fortuna incredibile, per me sei stato come un padre”. Francesco Totti: "Padre, mister, maestro. Semplicemente Carlo Mazzone. Sei e sarai sempre nel mio curore. Grazie per tutto quello che hai fatto per me".
Gianluigi Buffon lo ricorda con un aneddoto: “A margine di un Parma-Brescia finita 3-0 - racconta l'ex portiere - Sul punteggio di 1 a 0 ed a 15 min dalla fine ho fatto una tripla parata che ha salvato il risultato. A fine gara mi ha incrociato e in mezzo a una trentina di persone e mi ha detto 'A Buffon... ma che t'ho fatto?? Oggi me sembravi Lazzaro... che te rialzavi sempre!'”. La scomparsa di Mazzone “lascia un vuoto incolmabile, ma il suo impatto resterà per sempre vivo”.
I club
I club tutti non mancano di onorarlo. “Ciao Mister. Ti vorremo sempre un bene immenso. Forza Roma!”, si legge sui profili social della squadra giallorosso. “Per tre volte è stato sulla nostra panchina – scrive il Bologna sui suoi account –. Con lui abbiamo vissuto il gusto genuino del calcio: è stato un grande professionista, ma sapeva parlare a tutti come uno di famiglia. Carlo Mazzone ha onorato i nostri colori. Ci mancherai, Mister”. Condoglianze alla famiglia arrivano dalla Fiorentina e dal suo presidente Rocco Commisso.
Ascoli
Lo ricorda il sindaco di Ascoli, la sua seconda casa. E’ qui che Mazzone si è spento. “Se ne va un uomo che ha fatto grande la città, contribuendo a far diventare l'Ascoli Calcio la regina delle Marche – dice Marco Fioravanti –. Per sempre sarà un grande cittadino di Ascoli (...). Conserverò per sempre il suo ricordo e la sua presenza, perché è stato un uomo di grande saggezza e umanità. È stato e rimarrà per sempre un'istituzione di questa che è diventata nel tempo la sua città che gli ha conferito per i meriti la Cittadinanza onoraria e gli ha intitolato la Tribuna Mazzone allo stadio Del Duca”.
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