Champions League, Barcellona-Napoli 3-1: azzurri eliminati e fuori dal Mondiale per club

Doppio obiettivo sfumato per i partenopei, stesi dalle reti di Fermin Lopez, Cancelo e Lewandowski. Vana l'illusione firmata Rrahmani prima del gol sbagliato da Lindstrom e della traversa di Olivera

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO
12 marzo 2024
Robert Lewandowski festeggia il gol segnato contro il Napoli

Robert Lewandowski festeggia il gol segnato contro il Napoli

Barcellona, 12 marzo 2024 - L'1-1 del Maradona aveva rinviato alla gara di ritorno il verdetto, che premia il Barcellona, che mette in discesa la pratica già nel primo tempo grazie all'uno-due targato Fermin Lopez-Cancelo. Il Napoli poi cresce e reagisce, dimezzando lo svantaggio con Rrahmani praticamente alla prima occasione prima di gettarne alle ortiche diverse: su tutte con Lindstrom, che per poco non diventava l'eroe più inatteso. I blaugrana soffrono ma poi con Lewandowski chiudono la pratica quarti e Mondiale per club 2025 (dove approda la Juventus) per gli azzurri, che in pieno recupero ci credono ancora e sfiorano la rete prima con Olivera (traversa) e poi con Kvaratskhelia (rasoiata fuori di poco).

Le formazioni ufficiali

  Xavi sceglie un 4-3-3 aperto da Ter Stegen, con Koundé, Araujo, Cubarsì, un classe 2007, e Cancelo in difesa: a centrocampo ci sono Fermin Lopez, Christensen e Gundogan, mentre la linea di attacco annovera Yamal, un altro classe 2007, e Raphinha a supporto di Lewandowski. Calzona replica con il medesimo modulo, che tra i pali prevede Meret, protetto da Di Lorenzo, Rrahmani, Juan Jesus e Mario Rui, la vera sorpresa rispetto alla formazione annunciata, in cui appariva in pole position Olivera: la mediana è composta da Anguissa, Lobotka e Traorè, mentre il reparto avanzato sarà formato da Politano, Osimhen e Kvaratskhelia.  

Primo tempo

  Il Barcellona parte forte e al 2' trama con tutti i suoi avanti: Lewandowski fa la sponda per Raphinha, che a sua volta serve Yamal, che da buona posizione con il mancino manda la palla alle stelle. Il Napoli replica al 4' con Osimhen, che riceve il lancio profondo di Politano e calcia, centrando in pieno Ter Stegen: la segnalazione del fuorigioco vanifica i rimpianti azzurri. Al 9' Fermin Lopez si mette in proprio con un destro da appena dentro l'area: la mira è imprecisa. Al 13' il numero 32 blaugrana ci riprova in lob sull'uscita imperfetta di Meret sul precedente suggerimento di Cubarsì: la palla termina sul fondo. Il terzo tentativo di Fermin Lopez, al 15', è quello buono: merito di una botta al volo su imbeccata di Raphinha, servito a sua volta da un cross di Cancelo e da un grande velo di Lewandowski. Passano appena 2' e Raphinha firma il secondo assist di giornata quando centra il palo a chiusura di una ripartenza condotta da Yamal: Cancelo realizza il tap-in che indirizza ulteriormente la contesa verso i blaugrana. Al 19' il Napoli prova a replicare con Osimhen, che prima impegna Ter Stegen e poi si fa beccare ancora in offside. Fermin Lopez, così come Yamal, è un rebus per gli azzurri: al 25' il numero 32 di casa ci riprova dalla distanza, ma stavolta la mira è infelice. Approfittando del primo vero momento di stasi del match, i partenopei costruiscono la prima vera occasione, che diventa anche gol: è il 30' e Rrahmani, l'attaccante che non ti aspetti, finalizza con un gran mancino al volo la penetrazione di Politano. Gli azzurri, rientrati a sorpresa nel match, sfiorano addirittura il pareggio al 34' con Di Lorenzo, che stacca alla perfezione sul cross di Mario Rui: Ter Stegen vola e respinge con la mano di richiamo. Ne consegue un corner dai cui sviluppi Osimhen serve Kvaratskhelia, che apre troppo il destro a giro. Al 37' il georgiano si accentra e serve Di Lorenzo, che dalla linea di fondo, in scivolata, stavolta non spaventa Ter Stegen. Al 40' Yamal serve Lewandowski, che con un destro masticato manda la palla sul fondo: è il sintomo di un Barcellona che nel finale di tempo, dopo una fase di apnea, riprova a riportarsi in avanti.

Secondo tempo

  Le squadre rientrano in campo con gli stessi effettivi: tra le fila del Napoli ci sono Traorè e Kvaratskhelia, che scambiano prima che il secondo scocchi un destro fuori di poco. Gli azzurri insistono con Politano, il cui sinistro viene respinto da Cubarsì, protagonista poi di un contatto in area con Osimhen, che accentua la caduta. Il Barcellona soffre ma al 55' si rende pericoloso con Raphinha, che riceve da Cancelo e calcia al volo, trovando la replica pronta di Meret. Il Napoli cresce sulle fasce e comincia a mettere in mezzo diversi cross sia da destra sia da sinistra: Cubarsì e Araujo sono insuperabili sulle palle alte. Xavi prova a cambiare qualcosa, affidandosi all'esperienza: dentro Sergi Roberto per Firmin Lopez, ma a entrare è anche Romeu per l'ammonito Christensen. Al 63' Osimhen lavora di sponda per Anguissa, che si scontra con il muro blaugrana. Anche Calzona cambia: dentro Lindstrom e Olivera per Politano e Mario Rui. Al 68' sale in cattedra Meret, che prima respinge in corner la botta di Raphinha dagli sviluppi di una punizione e poi, sul seguente corner, replica alla grande a Lewandowski, con Yamal che poi manda nel sacco il tap-in ma in posizione irregolare. Il Barcellona torna dominante e al 74' servono ancora i guantoni di Meret per sventare la minaccia portata da Gundogan dalla distanza: il portiere azzurro si ripete poi su Raphinha. Al 78' invece Meret osserva inerme il tiro a giro di Yamal, che sfiora il secondo palo. Calzona cambia ancora e inserisce Raspadori per Traorè e proprio dai suoi precedenti cambi per poco non arriva il pareggio del Napoli: è l'80' e Olivera disegna un gran cross che premia l'inserimento di Lindstrom, che di testa da ottima posizione manda incredibilmente la palla sul fondo. Xavi lancia Joao Felix per Raphinha: all'83' il nuovo entrato serve Gundogan, che avvia la penetrazione di Sergi Roberto, che a sua volta apparecchia per il tap-in facile facile di Lewandowski. All'89' è la traversa a dire di no alla zampata di Olivera su suggerimento di Kvaratskhelia, che in pieno recupero con una rasoiata non va lontano dal bersaglio prima di uscire appannaggio di Ngonge prima del triplice fischio che manda il Barcellona ai quarti. E la Juventus al Mondiale per club 2025.  

Continua a leggere tutte le notizie di sport su