Finale Champions, Guardiola: “Sono molto emozionato. Sarà una serata fantastica”

Istanbul (Turchia), 9 giugno 2023 - "Sono molto emozionato per questa finale. L'Inter è una squadra che produce un livello di calcio molto alto. Dovremo fare una grande partita per vincere questa Champions". Le dichiarazioni di Pep Guardiola chiudono la lunga vigilia della finale di Champions. Il tecnico del Manchester City ha davanti il sogno di completare un triplete che lo spingerebbe al pari di Sir Alex Ferguson, nell'élite assoluta dei tecnici della Premier League. Un altro record da prendere per il tecnico catalano che questa Champions con i Citizens finora l'ha soltanto sfiorata. "Questa finale mi emoziona e mi emozionerà ancora di più a poche ore dall'inizio - confessa Guardiola -. Questo è un impegno importantissimo, in una carriera non si arriva sempre a una finale come questa. Resta però una partita di calcio e questo mi rende molto sereno, nonostante l'importanza. La Champions è un sogno. È sempre un sogno vincere dei trofei. Anche la parola ossessione è una parola positiva, ma è ovviamente un sogno per noi. Sarà una serata fantastica".

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Per Guardiola "conterà molto la condizione fisica, tutti i giocatori sono molto stanchi", mentre la storia "conterà poco. Dovremo giocare con una performance alta per 95 minuti. L'Inter ha molta qualità, sia in fase di possesso che in zona gol nella connessione che il loro centrocampo ha con gli attaccanti. Se vinceremo saremo la squadra più forte d'Europa, se perderemo saremo la seconda e comunque non sarà un fallimento".

L'allenatore del City ha parlato anche di come non sia facile affrontare le italiane in partite 'secche' e di come dovrà giocare Haaland, il punto di riferimento del gioco offensivo dei Citizens: "In queste gare secche le squadre italiane le giocano molto bene, pensando di essere in vantaggio anche sul punteggio di 0-0. Haaland? Lui avrà tantissime opportunità di giocare queste partite nella sua carriera. Sa che giocherà con poco spazio perché i tre difensori centrali gli staranno addosso. Sa che non sarà facile, ma per lui è solo questione di pazienza, mentre saremo noi a dovergli far arrivare i palloni giusti".