L'Inter vince ancora in Champions, un autogol condanna il Lipsia: 1-0 a San Siro
Altri tre punti importanti: battuto il Lipsia al termine di una partita dominata e sbloccata grazie a un’ autorete di Lukeba: Inzaghi a quota 13
Milano, 26 novembre 2024 - Una Inter europea fa il suo e batte il Lipsia nella quinta giornata di Champions League per salire momentaneamente da sola in testa alla classifica in attesa delle altre. I nerazzurri hanno sconfitto uno a zero i tedeschi di Rose grazie a un autogol di Lukeba nel primo tempo, ma nel complesso la partita è stata comandata in lungo e in largo dagli uomini di Inzaghi che hanno giocato in maniera fluida e propositiva, creando tanto e sprecando tanto, ma sempre con il pallino del gioco in mano. Inter di stampo internazionale come ritmo e qualità e il risultato è ampiamente meritato. I tredici punti in classifica avvicinano gli ottavi, ma ci sarà ancora lavoro da fare nelle prossime tre. Unica nota stonata l'infortunio muscolare di Benjamin Pavard, ma per il resto Inzaghi può essere ampiamente soddisfatto della prestazione.
Decide Lukeba
Inzaghi fa rifiatare Thuram e lancia Taremi in coppia con Lautaro. In mezzo torna Calhanoglu. Rose con Openda e Andre Silva, mentre Sesko è in panchina. Parte bene l’Inter, con possesso palla a controllo del ritmo, poi improvviso attacco alla verticale sfruttando il movimento di mezze ali e attaccanti. La prima occasione la firma Taremi, che non riesce a sfruttare una conclusione da buona posizione al limite dell’area: destro debole e centrale. I nerazzurri vanno vicini al gol al sesto minuto con una splendida combinazione a sinistra, palla avanti, palla dietro e palla avanti che porta al cross di Bastoni smanacciato dal portiere con l’area ben riempita da attaccanti dell’Inter. Ancora i padroni di casa poco dopo, sempre a sinistra, stavolta con un tiro cross di Dimarco che Gulacsi deve smanacciare come può in angolo. Gioca bene l’Inter, con schemi collaudati e studiati, ad esempio quello da corner con Dimarco, Calhanoglu e Zielinski che porta l’esterno sinistro a concludere, ma il tiro a giro sfila di poco a lato. Ritmo indiavolato per la squadra di Inzaghi, che cerca di mettere le cose in chiaro al cospetto di un Lipsia costretto sulla difensiva e impossibilitato a ripartire con qualità, perché la riaggressione nerazzurra è feroce in riconquista e le occasioni fioccano, come una girata mancina di Lautaro che finisce centrale tra le braccia di Gulacsi. Gli sforzi nerazzurri vengono premiati al 27’, frutto di una punizione dal vertice destro di Dimarco che gira verso la porta e incrocia il tacco di Lukeba che spedisce la palla nella propria porta: 1-0. L’Inter sfiora poco dopo il secondo con una mischia furibonda davanti alla linea porta in cui né Taremi né Lautaro riescono a trovare la giocata vincente al cospetto di una impaurita difesa del Lipsia. L’unica nota negativa del primo tempo accade al 43’, quando Benjamin Pavard sente tirare la coscia ed è costretto al cambio, dentro Bisseck, ma in generale la prestazione nerazzurra è di grande livello e spessore, con ottime trame, ottimo ritmo e incensante intensità.
Calo Inter nel finale
La ripresa si apre immediatamente con l’ennesima straordinaria azione dell’Inter, avviata e conclusa da Dumfries che però spara il piattone destro alto dopo sponda di Lautaro. Quello dei nerazzurri assume, a tratti, i contorni di un assedio e di un accerchiamento e al 50’ una percussione insistita porta Dimarco a crossare in mezzo, poi mischia furibonda dove Lautaro non riesce a trovare l’appuntamento con il pallone. Prosegue la squadra di Inzaghi con grande qualità nel palleggio: cross di Dumfries e stacco aereo di Taremi che finisce alto. Rose deve cambiare per dare una scossa ai suoi e lo fa con una tripla sostituzione inserendo Seiwald, Ouedraogo e, soprattutto, Sesko. Inzaghi risponde con Thuram e Carlos Augusto per mettere dentro forze fresche, ma l’Inter produce ancora occasioni e a metà tempo c’è un destro di Zielinski che incrocia Taremi, altrimenti sarebbero stati guai peggiori per Gulacsi. Il Lipsia è anche sfortunato perché Oudraogo si fa male cinque minuti dopo essere entrato e tocca a Vermeeren, ma i tedeschi hanno la prima vera occasione della partita al 69’ con un destro a giro di Nusa che Sommer deve sventare a mano aperta. Il Lipsia, scoprendosi, concede il fianco alle ripartenze e sull’ennesima fuga di Dimarco arriva il colpo di testa di Thuram che termina la sua parabola sopra la traversa. A venti dalla fine c’è un leggero calo dell’Inter, grazie anche all’ingresso di Sesko che ha dato un’altra pericolosità al Lipsia così Inzaghi sceglie anche Mhitaryan e Arnautovic per provare a gestire il risultato. Ma il Lipsia ha ritrovato coraggio e comincia ad assaltare con maggior continuità l’area dell’Inter, mettendo maggiormente in difficoltà la retroguardia di Inzaghi che si salva con difficoltà in un paio di circostanze. Il tecnico chiede ai suoi di non abbassarsi troppo, tuttavia i tedeschi sono riusciti a uscire alla distanza approfittando del calo nerazzurro, peraltro senza aver segnato il secondo gol per chiudere i conti. Finale dunque con pathos e un po’ di latente tensione. Si viaggia verso il novantesimo con l’Inter che sembra poter controllare la situazione e il Lipsia non ha più la spinta di prima: Mkhitaryan segna il secondo, ma non viene convalidato per un precedente fallo di Thuram, i tedeschi ci provano, ma con meno qualità, così il risultato resta così e l’Inter sale a 13 punti proseguendo il suo viaggio verso gli ottavi di finale.
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